Il trasporto scolastico per gli alunni con disabilità

Il trasporto scolatisco degli alunni con disabilità è gratuito in conformità con l’art. 28, comma 1, l. n. 118/1971 e con il principio del divieto di discriminazione di cui agli articoli 21 Carta dei diritti fondamentali UE e dell’articolo 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Peraltro va segnalato il Parere n. 403/2021 del 15 marzo 2021 del Consiglio di Stato che ha ribadito per l’ennesima volta la gratuità del trasporto scolastico e il diritto alla sua attivazione.

Il trasporto scolastico va garantito anche in zone dove il bus in quel momento storico non passa.

ATTENZIONE: Se i bambini/ragazzi deambulano normalmente ugualmente non si paga.

Per lo studente con disabilità prendere lo stesso veicolo di tutti i suoi compagni è un momento di socializzazione che va gelosamente difeso.

Invalsi: cosa sono e come si svolgono

COSA SONO GLI INVALSI E COME SI SVOLGONO
  •  le prove invalsi servono a testare lo stato di salute della scuola e non la preparazione degli studenti
  •  i risultati non influiscono nè influenzano in alcun modo i voti degli studenti
  • le prove sono anonime solo nella scuola Primaria, nella secondaria di 1° e 2° grado ad ogni studente è associato un codice numerico e agli esami di fine cislo viene rilascaito un attestato delle competenze Invalsi
  • Gli studenti con BES possono usare come strumenti compensativi quelli offerti dalla piattaforma : sintetizzatore vocale, tempo in più , calcolatrice (non quelli previsti nel PDP o PEI)
  • Gli studenti con disabilità possono avere test personalizzati, ed essere ammessi agli esami di fine ciclo, ma in questo caso non ricevono la certificazione delle competenze da parte dell’INVALSI
  • Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese e non ricevono la certificazione delle competenze da parte dell’INVALSI

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QUALI SONO LE DISCIPLINE OGGETTO DELLE PROVE NELLE DIVERSE CLASSI?

Classi seconde – Scuola Primaria:

1. Prova preliminare di lettura (svolta esclusivamente  dalle classi campione) 

2. Prova di Italiano: costituita da una prova di comprensione di un testo narrativo con domande a scelta multipla semplice o complessa e a risposta aperta, integrata da due esercizi.

3. Prova di Matematica: formata da un insieme di domande aperte e a scelta multipla relative alle seguenti aree: a) numero, b) spazio e figure, c) dati e previsioni.

Classi quinte – scuola primaria:

1. Prova di Italiano: costituita da due parti (prima parte: comprensione della lettura, testi narrativi ed espositivi; seconda parte: grammatica), con domande a scelta multipla e a risposta aperta univoca o articolata.

2. Prova di Matematica: formata da un insieme di domande a scelta multipla e a risposta aperta univoca o articolata relative alle seguenti aree: a) numero, b) spazio e figure, c) relazioni e funzioni, d) dati e previsioni.

3. Prova di Inglese: somministrata con fascicolo cartaceo in una giornata diversa dalle due previste per le prove di italiano e matematica; articolata nella lettura di un testo scritto e nell’ascolto di un brano. La nota del Miur n. 1865/17 ha fornito alcune indicazioni in merito alla somministrazione della  prova di INGLESE, che avrà come riferimento il Quadro Comune Europeo per le lingue (QCER). Sulla base di quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, il livello di riferimento è A1 del QCER, con particolare riguardo alla comprensione della lingua scritta e orale e alle prime forme di uso della lingua.  La prova riguarda le competenze ricettive (comprensione della lettura e dell’ascolto) riferita al livello A1 del QCER, in coerenza con le Indicazioni nazionali. 

4. Questionario studente: costituito da una serie di domande che consentono di raccogliere informazioni sulle caratteristiche degli alunni, sul loro contesto familiare, sulle attività che svolgono dentro e fuori la scuola.

Classi terze – Scuola Secondaria di primo grado

1. Prova di Italiano: suddivisa in una parte di comprensione del testo, con domande su due brani da leggere e in una parte che presenta domande di grammatica italiana.

2. Prova di Matematica: composta da 20 o 25 domande su numeri, geometria, relazioni e funzioni, dati, misure.

3. Prova di Inglese: si compone di due parti: comprensione della lettura (reading) e comprensione dell’ascolto (listening), riferite al livello A2 del QCER (Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue). Ha una durata complessiva di 90 minuti (con una breve pausa tra la parte di lettura e di ascolto)

Attenzione: Lo svolgimento delle prove INVALSI costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione (art. 7, comma 1 del D. Lgs. n. 62/2017). 

Classi seconde – Scuola Secondaria di secondo grado:

  • Prova di Italiano 
  • Prova di Matematica 
  • Prova di Inglese 

La prova di Inglese è articolata in due parti:

1. Reading (comprensione della lettura)

  • task di livello B1
  • task di livello B2

Domande con risposta:

  • a scelta multipla
  • aperta breve
  • a collegamento (matching)
  • vero o falso con giustificazione

2. Listening (comprensione all’ascolto)

  • task di livello B1
  • task di livello B2

Domande con risposta:

  • a scelta multipla
  • aperta breve
  • a collegamento (matching)

Classi quinte – Scuola secondaria di secondo grado:

  • Prova di Italiano: si divide in due sezioni: comprensione della lettura e riflessione sulla lingua
  • Prova di Matematica: misura la capacità di risolvere problemi
  • Prova di Inglese: si compone di due parti: comprensione della lettura (reading) e comprensione dell’ascolto (listening), appartenenti al livello B2 del QCER.

N.B. Lo svolgimento delle prove INVALSI dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo (art. 13, comma 2, lettera b del D. Lgs. n. 62/2017). 

Inoltre, al termine degli esami di Stato di scuola secondaria di primo e di secondo grado i ragazzi ricevono la certificazione dei livelli  di competenze, con la descrizione degli apprendimenti conseguiti in Italiano, Matematica e Inglese.

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Alla fine del 1° ciclo (3 media) arriverà da INVALSI la certificazione delle competenze per gli alunni che hanno svolto  le prove in formato standard  (CBT con il PC).

Se le prove sono state personalizzate (alunni con disabilità)  la certificazione delle competenze sarà redatta dal consiglio di classe, per l’ingresso alle superiori non cambia nulla, questo certificato delle competenze avrà lo stesso valore di quello Invalsi.

Decreto Ministeriale sulla Certificazione delle Competenze ai sensi dell’art. 9, comma 3, lettera F del DL 62/2017.

DL 62/14 art. 9 comma 3 lettera F: “f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all’articolo 7, distintamente per  ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle  abilita’ di comprensione e uso della lingua inglese. “

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Per gli INVALSI di fine 2° ciclo il decreto legge PNRR

DL 19 del 2 marzo 2024 (Entrata in vigore del provvedimento: 02/03/2024)

introduce una novità significativa: i risultati delle prove Invalsi faranno parte del curriculum dello studente allegato al diploma finale di scuola superiore.

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Cosa significa questo cambiamento?

L’inserimento dei risultati Invalsi nel curriculum dello studente assume diverse valenze:

  • Riconoscimento delle competenze: Le prove Invalsi forniscono una valutazione oggettiva delle competenze acquisite dagli studenti, offrendo un quadro più completo del loro percorso formativo.
  • Valorizzazione delle eccellenze: I risultati Invalsi possono premiare gli studenti che si sono distinti nelle diverse discipline, offrendo loro un vantaggio in vista di future opportunità formative e lavorative.
  • Monitoraggio del sistema scolastico: L’analisi dei dati Invalsi su larga scala permette di monitorare l’andamento del sistema scolastico, individuando eventuali criticità e aree di miglioramento.

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Pubblicato il testo delle “Nuove indicazioni per la scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione 2025”

Fonte: MIM

Martedì, 11 marzo 2025

La Commissione incaricata della redazione del nuovo testo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione ha terminato i lavori di redazione della bozza di documento che è oggetto della presente pubblicazione.

La pubblicazione del documento è finalizzata ad avviare nei prossimi giorni la fase di consultazione che la stessa Commissione effettuerà mediante incontri con le associazioni professionali e disciplinari, con le associazioni dei genitori e degli studenti e con le organizzazioni sindacali della scuola.

Il confronto sarà utile per avviare l’iter formale di adozione delle Nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione che andranno a sostituire dall’anno scolastico 2026/2027 quelle adottate nel novembre 2012.

Nuove indicazioni 2025
Comunicato

Docenti di sostegno denunciano: “Inaccettabile negare il nostro supporto agli alunni durante le verifiche

Fonte: Orizzonte scuola

Il Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno interviene con fermezza sulla questione del supporto durante le verifiche scolastiche. Giuseppe Argiolas, Presidente Nazionale del CIIS, in una nota, denuncia come la negazione dell’attività di supporto dei docenti di sostegno durante le verifiche orali, scritte e pratiche rappresenti una grave violazione dei principi di inclusione scolastica.

“La presa in carico degli alunni del gruppo classe da parte dei docenti di sostegno costituisce un aspetto fondamentale ed inderogabile per la piena attività d’inclusione e d’integrazione”, afferma Argiolas, richiamando i principi costituzionali.

Il valore sociale dell’insegnante di sostegno secondo la giurisprudenza

Il Presidente del CIIS ricorda quanto stabilito dal Consiglio di Stato nella sentenza n° 2023/2017, evidenziando che “l’attività degli insegnanti di sostegno comporta evidenti vantaggi non solo per i disabili, ma anche per le famiglie e per la società nel suo complesso”. L’inserimento e l’integrazione nella scuola con l’ausilio dell’insegnante di sostegno evitano la segregazione e l’isolamento, riducendo oneri umani ed economici potenzialmente insostenibili per le famiglie e favorendo il recupero e la socializzazione degli studenti con disabilità.

Competenze condivise e responsabilità collegiale

Argiolas sottolinea con decisione che “il docente su posto comune non può in alcun modo sostenere la tesi dell’esclusiva competenza in ordine alla programmazione didattica-educativa, alla verifica degli obiettivi inseriti nel PEI e alla valutazione delle competenze”. Richiamando la sentenza n° 585/2018 del Consiglio di Stato, ribadisce che l’assegnazione di un insegnante di sostegno costituisce un diritto soggettivo dell’alunno con disabilità, da calibrare sulle specifiche difficoltà di apprendimento.

Il Presidente conclude evidenziando come le linee d’indirizzo dei dirigenti scolastici debbano necessariamente confermare la piena condivisione delle attività programmatiche previste nel PTOF, rispettando le norme a tutela delle persone con disabilità. “La formazione continua del personale docente risulta essere funzionale alla piena riuscita del progetto di vita di tutti gli alunni“, conclude Argiolas, sottolineando l’importanza di un approccio sistemico all’inclusione scolastica.

Avviso per i genitori con figli con disabilità

In base all’art.  4 comma 3 del DL 182 del  2020 (modificato dal DL 153 del 2023)  è compito del GLO finale (da farsi entro il mese di giugno) indicare quante ore di sostegno sono necessarie per l’anno seguente  «formulare le proposte relative al fabbisogno di risorse professionali e per l’assistenza per l’anno successivo.»

So però che diverse USR (ufficio scalastico regionale) hanno però chiesto formalmente, per esigenze amministrative, di anticipare queste procedure di qualche mese per cui di fatto la decisione viene presa nel GLO intermedio.

Quindi genitori informatevi se anche nella vostra regione c’è questa esigenza/richiesta, i GLO intermedi si stanno facendo ora.

Sito di Supporto allo studio per tutti gli studenti in modo particolare Bambini e Ragazzi con BES