Possono i genitori chiedere copia delle verifiche scritte?

In caso di verifiche scritte  insufficienti (ma anche se fossero sufficienti), i genitori possono richiedere le copie, per capire dove sono le “difficoltà”,  e supportare il proprio figlio anche con l’ausilio di persone specializzate, ma anche  per verificare se il PDP/PEI è stato rispettato.
La normativa raccomanda l’accesso per via informale, con domanda diretta, anche verbale, e l’immediata consegna dei documenti DPR 184-2006 art 5 comma 1.
 

Nel caso la scuola non volesse collaborare essendo le verifiche  atti amministrativi, si deve fare una richiesta di accesso agli atti sulla  base delle norme sulla trasparenza, in quando la  scuola è un ente della pubblica amministrazione.

La  scuola non può trincerarsi dietro alla parola privacy, (la privacy tutela i cittadini  non l’amministrazione pubblica). 

La scuola deve solo verificare se chi ne fa richiesta abbia diritto all’accesso, ma trattandosi del figlio dei richiedenti, non ci sono dubbi. 

Come fare lettera di Istanza di richiesta di accesso agli atti (qui)

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Se le copie non andranno utilizzate a fini giudiziari si applica l’accesso informale che non prevede bolli (normativa).

Quanto ai diritti di copia (costo fotocopie) quelli vanno pagati. 

Ci sono dei tariffari che devono essere pubblici chiedeteli in visione.

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I genitori/tutori hanno diritto ad avere copia della bozza del PDP e poi del PDP approvato

Il PDP non ha natura giuridica, né di contratto ai sensi dell’art.1321 cc (perché  la normativa dice che i contratti hanno natura patrimoniale) né di accordo pubblico inteso come consenso tra parti con pari poteri, perche le parti non sono sullo stesso piano formale, ciò che i genitori firmano  è un patto educativo di corresponsabilità che contiene impegni per entrambe le parti sul piano pedagogico.

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Non c’è un riferimento di legge che dice che il PDP (la bozza/copia senza le firme) debba essere consegnato in anticipo alla famiglia, ma le linee guida allegate al DM 5669/11 dicono che è “fondamentale il RACCORDO con la famiglia  (Linee guida allegate al DL 5669/11 pag. 8)

Cosa significa “RACCORDO”?

Significa che la scuola deve confrontarsi con la famiglia, la quale conosce meglio di chiunque altro il figlio e può dare indicazioni fondamentali, per redigere uno strumento funzionale, quali il percorso formativo fatto fino a quel momento, i punti di forza e punti di debolezza, se è seguito da professionista e altro…

Quindi non è corretto (moltissime scuole lo fanno) chiedere alla famiglia a firmare un documento senza aver dato la possibilità di collaborare a redigerlo e senza neanche dare la possibilità di leggerlo attentantanente.

Chiedete al dirigente, o a chiunque altro, se firmerebbe mai un documento del quale non né conosce il contenuto.

La scuola può motivare il rifiuto all’accesso con la tutela della privacy?

Assolutamente NO

Per rilasciare la copia degli atti ammistrativi (PEI, PDP, verifiche scritte, verbali vari) la scuola deve solo verificare se chi ne fa richiesta abbia il diritto e l’interesse all’accesso, ma trattandosi di  genitori (o tutori) che sono i “titolari”* dei dati di cui si parla in quanto i figli sono minorenni, il diritto è indiscusso.

*Titolari del diritto alla riservatezza sono i minori stessi.
Non avendo però essi capacità giuridica (o ridotta in certe fasce d'età) il compito di tutelare questo loro diritto, nonché di decidere in merito ad eventuali deroghe o autorizzazioni, spetta a chi ha la responsabilità genitoriale (ex " potestà genitoriale").

Inoltre, è bene ricordare, che le informazioni sulla salute contenute nel PDP sono ben note ai genitori dell’alunno visto che sono essi stessi che le hanno consegnate alla scuola.

Motivare il rifiuto su queste motivazioni è scorretto e pretestuoso.

Comunque, se insistono, potete dire che va bene anche una copia con i dati sensibili oscurati, quello che interessa è il contenuto del documento.

Detto questo però può rimane il fatto che la scuola si ostini a non concedere una copia della bozza e come già detto la normativa non la obblica a farlo, quindi in queste situazioni avvisate la scuola che vi prenderete  tutto il tempo necessario per leggere il documento prima di firmarlo e ovviamente se ci fossero cose che non condividerete, non firmerete e chiederete di modificare. 

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Cosa ben diversa è avere copia del PDP firmato e protocollato, questo documento a questo punto è diventato un atto amministrativo e in caso di richiesta di copia dal soggetto che ne ha diritto (i genitori o i tutori in quanto titolari del diritto alla privacy del minore), la scuola è obbligata a fornirla

COSA FARE SE ANCHE IN QUESTO CASO LA SCUOLA SI RIFIUTASSE DI FORNIRE COPIA DEL PDP FIRMATO E PROTOCOLLATO

La normativa raccomanda l’accesso per via informale, con domanda diretta, anche verbale, e l’immediata consegna dei documenti DPR 184-2006 art 5 comma 1.

Se non volesse comunque darlo, si può fare una Istanza di richiesta di accesso agli atti ,  in base alle norme sulla trasparenza, in quanto la  scuola è un ente della pubblica amministrazione, tramite PEC o raccomandata AR. 

La scuola a questo punto  non può rifiutarsi. 

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Se le copie non andranno utilizzate a fini giudiziari si applica l’accesso informale che non prevede bolli (normativa).

Quanto ai diritti di copia (costo fotocopie) quelli vanno pagati. 

Ci sono dei tariffari che devono essere pubblici chiedeteli in visione

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AVVISO

Le indicazioni cliniche sulle misure compensative e dispensative riportate dall’equipe nel servizio di neuropsichiatria nella  certificazione sono un suggerimento operativo da parte di esperti   il consiglio di classe non è obbligato ad accettarli, soprattutto se ci sono altri strumenti che possono essere sostituiti a quelli suggeriti dall’equipe e che gli insegnanti ritengono più proficui, certo è che se un clinico suggerisce uno strumento e la scuola non lo accetta, se ne prende tutta la responsabilità.

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I genitori/tutori dello studente hanno diritto di ricevere copia del PDP e delle verifiche scritte

I genitori/tutori legali  hanno diritto di ricevere copia del PDP e copia delle verifiche scritte qualora se ne presentasse la necessità, e la scuola é tenuta a fornirle.
Al netto delle norme il buon senso dice che sia logico dare copia di questi documenti ai genitori, perché:

1) è un documento che riguarda il minore sul quale esercitano la responsabilità genitoriale

2) il PDP è un documento controfirmato anche da loro e come ogni “contratto” ne viene rilasciata una copia a chiunque lo sottoscrive (chi firmerebbe qualcosa senza averne poi una copia?).

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La richiesta dei documenti può avvenire:

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La scuola è un ente pubblico tenuto alla trasparenza amministratica e deve rilasciare ai cittadini gli atti richiesti (Art. 22 L. 241/90).

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Se le copie non andranno utilizzate a fini giudiziari si applica l’accesso informale che non prevede bolli (vedere qua)

Quanto ai diritti di copia (costo fotocopie) vanno pagati. 

Ci sono dei tariffari che devono essere pubblici chiedeteli in visione.

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La scuola può motivare il rifiuto all’accesso con la tutela della privacy?
La privacy tutela i cittadini, non l’amministrazione.

Per rilasciare la copia degli atti ammistrativi (PEI, PDP, verifiche scritte, verbali vari) la scuola deve solo verificare se chi ne fa richiesta abbia interesse all’accesso, ma trattandosi dei propri figli non ci sono dubbi…….

Le informazioni sulla salute contenute nel PEI sono ben note ai genitori dell’alunno con disabilità visto che sono essi stessi che le hanno consegnate a scuola.

Motivare il rifiuto su queste motivazioni è scorretto e pretestuoso.

 

I genitori hanno il diritto di ricevere copia della bozza del PEI e poi la copia del PEI approvato e anche copia del verbale del GLO

Al netto delle norme il buon senso dice che sia logico dare copia del PEI ai genitori, perché:

1) è un documento che riguarda il minore sul quale esercitano la responsabilità genitoriale

2) è un documento controfirmato anche da loro e come ogni “atto” sul quale va apposta una firma ,  viene rilasciata una copia a tutti i sottoscrittori (chi firmerebbe qualcosa senza averne poi una copia?).

Purtroppo il buonsenso spesso non viene utilizzato quindi vediamo cosa dice la normativa:

Secondo il DL 182/20  art. 4 c. 9
«I membri del GLO hanno accesso al PEI discusso e approvato, nonché ai verbali.»

Da notare che si parla sia di PEI “discusso” (ossia della bozza esaminata durante il GLO) che “approvato”, ossia il testo definitivo.

Poiché anche i genitori sono membri del GLO, questo diritto vale ovviamente anche per loro.

Inoltre nelle Linee Guide allegate sempre al DL 182/20  è ulteriormente specificato questo diritto a pag 11 è scritto«Tutti i membri del GLO RICEVONO la DOCUMENTAZIONE utilizzata nell’incontro e hanno accesso al PEI discusso e approvato, nonché ai verbali. » ciò significa che i genitori non devono solo ascoltare durante il GLO ciò che è scritto nel PEI ma devono avere una copia della BOZZA (=documentazione). 

Nonostante tutto questo ci sono scuole che ancora rifiutano di fornire alla famiglia copia della bozza del PEI, a causa della legge sulla privacy…

La scuola può motivare il rifiuto all’accesso con la tutela della privacy?

Assolutamente NO

Per rilasciare la copia degli atti ammistrativi (PEI, PDP, verifiche scritte, verbali vari) la scuola deve solo verificare se chi ne fa richiesta abbia il diritto e l’interesse all’accesso, ma trattandosi di  genitori (o tutori) che sono i “titolari”* dei dati di cui si parla in quanto i figli sono minorenni, il diritto è indiscusso.

*Titolari del diritto alla riservatezza sono i minori stessi.
Non avendo però essi capacità giuridica (o ridotta in certe fasce d'età) il compito di tutelare questo loro diritto, nonché di decidere in merito ad eventuali deroghe o autorizzazioni, spetta a chi ha la responsabilità genitoriale (ex " potestà genitoriale").

Inoltre, è bene ricordare, che le informazioni sulla salute contenute nel PDP sono ben note ai genitori dell’alunno visto che sono essi stessi che le hanno consegnate alla scuola.

Motivare il rifiuto su queste motivazioni è scorretto e pretestuoso.

Quando sarà in vigore il PEI in formato digitale il documento proposto sarà visibile a tutti on line, e problemi del genere si spera non dovrebbero essercene più.

Quello che OGGI si può realmente “pretendere” è che, considerando che tutti i membri del GLO dovranno alla fine dell’incontro approvare formalmente il PEI, essi devono essere messi nella condizione di potersi esprimere in modo consapevole e per farlo devono avere la possibilità di esaminare adeguatamente il testo proposto, nel tempo necessario (quindi non GLO di 15-30 minuti). 

In caso contrario ci si può rifiutare di approvare il PEI non firmandolo, facendo mettere a verbale questa motivazione.

Per firmare e approvare il PEI in data successiva è necessario convocare un nuovo GLO in quanto solo questo organo può approvare il PEI. 


Cosa diversa è avere copia del PEI firmato, approvato e protocollato, la famiglia ha l’indubbio diritto di averne una copia, la scuola deve solo accertarsi che chi lo richiede abbia “interesse” (diritto) ad averlo, e poiché  il richiedente di detta documentazione è ben noto alla scuola e il suo interesse è evidente, non può rifiutarsi. 

Vista la normativa in vigore (sopra riportata) non è necessaria la procedura di accesso agli atti per avere copia del PEI e dei verbali dei GLO essendo un diritto, la normativa raccomanda l’accesso per via informale, con domanda diretta, anche verbale, e l’immediata consegna dei documenti DPR 184-2006 art 5 comma 1.

Se nonostante tutto la scuola non accetta la via informale si può accedere al PEI anche con una Istanza di richiesta di accesso agli atti ,  in base alle norme sulla trasparenza, in quando la  scuola è un ente della pubblica amministrazione.

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Se le copie non andranno utilizzate a fini giudiziari si applica l’accesso informale che non prevede bolli (normativa).

Quanto ai diritti di copia (costo fotocopie) quelli vanno pagati. 

Ci sono dei tariffari che devono essere pubblici chiedeteli in visione.

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Altre normative che attestano che tutti i documenti riguardante lo studente con disabilità devono essere disponibili alla famiglia, o ai tutori legali:

  • Linee Guida MIUR per l’integrazione scolastica del 2009 dove, a pag. 19, si legge: «la documentazione relativa all’alunno con
    disabilità deve essere sempre disponibile per la famiglia e consegnata dall’istituzione scolastica quando richiesta».

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IL VERBALE

Ad ogni incontro di GLO deve essere redatto un verbale che riassume tutti i temi di cui si è parlato delle opinioni di tutte le parti e se ci sono stati dei contrasti su qualche punto, alla fine della riunione deve essere approvato e firmato.

In base alle linee guida, pag. 11:

«Il verbale dell’incontro, firmato da chi lo presiede e da chi verbalizza, certifica la regolarità delle procedure e delle decisioni assunte. L’istituzione scolastica indica modalità adeguate a consentire in tempi rapidi l’approvazione da parte dei membri e l’eventuale rettifica dei verbali proposti.»

Dopo l’incontro la famiglia può chiedere, ed è suo diritto averlo, copia del verbale.

Una volta ricevuto il verbale ci si accorge che non corrisponde a ciò che è successo durante il GLO, se  detto documento non è stato sottoposto ad approvazione dei membri (quindi famiglia compresa), si può contestare sia la modalità di redazione che i  contenuti.

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FAQ sui diritti dei ragazzi con legge 104

Come avere il sostegno scolastico? cliccare qua

Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) cliccare qua

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Differenza fra PEI con percorso A – B – C  e differenze fra  il primo e secondo ciclo  cliccare qua

Cosa sono e a cosa servono:

La Diagnosi Funzionale e Profilo Dinamico Funzionale vengono aboliti e sostituiti con il  DL 66/17, dal Profilo di Funzionamento (quando entrerà realmente in vigore, le Asl ancora non hanno iniziato a redigerli)

Cos’è il GLO (Gruppo Lavoro Operativo) cliccare qua

Cose fondamentali da sapere sul GLO e sul PEI

Chi sono i membri del GLO? cliccare qua

Come viene convocato il GLO? cliccare qua

Quanti sono i GLO durante l’anno? cliccare qua

I GLO devono essere in presenza o on line?  cliccare qua

In quale orario può essere convocato il GLO? cliccare qua

Se c’è disaccordo fra i membri del GLO, si passa ai voti? cliccare qua

I genitori hanno il diritto di ricevere copia della bozza del PEI e poi la copia del PEI approvato e anche del copia del verbale del GLO cliccare qua

Sul PEI vanno scritte anche eventuali attività svolte fuori dall’aula cliccare qua

Se qualche insegnante è assente al GLO e non firma il PEI è libero di non rispettarlo? cliccare qua

Quali parti del PEI vanno compilate nei tre incontri del GLO? cliccare qua

Tutti gli insegnanti devono partecipare al GLO? cliccare qua

Il servizio di Neuropsichiatria infantile deve partecipare ai GLO? cliccare qua

In alcune scuole il GLO si riunisce senza i genitori per circa 30 minuti, è corretto? cliccare qua

I genitori, se ci sono problemi, possono richiedere un GLO con urgenza? cliccare qua

Se non viene convocato il GLO, il PEI ha validità? cliccare qua

Gli insegnanti possono rifiutarsi di scrivere nel PEI alcune cose? cliccare qua

Cosa deve scrivere la famiglia  nella sezione  1 del PEI? cliccare qua

Le firme del PEI  cliccare qua

Possono i genitori chiedere copia delle verifiche scritte? cliccare qua

Le copie dei PDP, del PEI e delle verifiche devono essere pagate o avere la marca da bollo? cliccare qua

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Come devono essere attribuite le ore di sostegno? cliccare qua

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Può lo studente con disabilità avere il permesso di entrare più tardi o uscire prima da scuola per fare terapie? cliccare qua

Programma differenziato alla scuola secondaria di I grado (scuola media) cliccare qua

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Programma differenziato alla scuola secondaria di II grado (scuola superiore) cliccare qua

Per un alunno con programmazione differenziata che non sosterrà tutte le prove d’esame o sosterà soltanto il colloquio orale, come dev’essere compilata la griglia di valutazione? cliccare qua

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Cosa succede se a metà anno scolastico arriva uno studente trasferito da altro istituto che abbia già un PEI redatto dalla vecchia scuola? cliccare qua

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Le scuole paritarie possono chiedere una retta aggiuntiva per il sostegno?cliccare qua

Una scuola paritaria può non convocare il GLO? cliccare qua

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Se la certificazione di disabilità arriva in estate o a anno scolastico inoltrato come si fa con il PEI? Come si fa per chiedere le ore di sostegno? cliccare qua

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Nei casi in cui i ragazzi hanno la 104 ma è in scadenza, o è già scaduta, e non si è ancora riusciti a fare l’aggiornamento all’INPS per il rinnovo cosa accade? cliccare qua

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Se a causa della lentezza della burocrazia di ASL e INPS la certificazione di disabilità tarda ad arrivare, cosa fare? cliccare qua

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