Un gruppo di ricerca statunitense ha fornito nuove prove sperimentali del fatto che il gene DCDC2 è associabile alla dislessia. University of Texas at Dallas
Una nuova ricerca proveniente dagli Stati Uniti ha fornito prove sperimentali che confermerebbeo che il gene DCDC2 è associabile alla dislessia e a problemi di elaborazione del linguaggio.
La ricerca, coordinata dal professor Michael Kilgard dell’università statunitense University of Texas at Dallas, sarebbe la prima a fornire prove sperimentali del fatto che tale gene è necessario per una normale elaborazione uditiva di enunciati complessi.
“Grazie a questa ricerca – ha dichiarato Kilgard – abbiamo le prove sperimentali che confermano che le persone dislessiche non sentono effettivamente tutti i suoni che dovrebbero udire”. Kilgard ritiene dunque che le prove sperimentali fornite possano orientare la ricerca a propendere per la teoria fonologica sull’orgine della dislessia e non per quella visiva. Kilgard ritiene, inoltre, che i risultati della ricerca possano essere utili per permettere di capire quali bambini potranno avere problemi di lettura prima ancora di cominciare a leggere.
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