Molto spesso i termini invalidità, handicap, disabilità e non autosufficienza vengono confusi ed utilizzato in maniera impropria tutto ciò senza sapere che non hanno lo stesso valore dal punto di vista legale e burocratico.
Quindi è fondamentale capire quali sono le differenze
- Per invalidità, si intende una diminuzione della capacità lavorativa legata ad una condizione di infermità o ad u na disfunzione; nei casi di minorenni e over 67 l’infermità si intende la capacità di svolgere in maniera adeguata le attività proprie dell’età in questione
- Per handicap, invece, si intende uno svantaggio sociale del soggetto deve patire a seguito della sua condizione. Chi ha una minorazione fisica psichica o sensoriale può avere difficoltà di apprendimento e non essere in grado di stabilire relazioni lavorative proficue.
- Per per disabilità, ancora, si intende dal punto di vista medico qualsiasi limitazione o perdita, conseguente ad una menomazione, e la capacità di compiere un’attività nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere umano, la disabilità rappresenta l’oggettivazione e come tale riflette i disturbi a livello personale.
- Per non autosufficienza, si intende l’impossibilità di compiere attività quotidiane senza l’aiuto fisico di una persona. Infatti per ottenere l’indennità di accompagnamento, non bisogna essere solamente invalido al 100%, la condizione fondamentale è proprio la non autosufficienza. Ha diritto ad ottenere un accompagnatore solo il soggetti che non è in grado di camminare senza aiuto, e coloro che non sono capaci di compiere le azioni quotidiane della vita in maniera autonoma.