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Il consiglio di classe può impedire ad un alunno di partecipare ad un’uscita didattica (gita) a causa del il suo comportamento ritenuto non adeguato?

E’ una questione dubbia e complicata.

I viaggi di istruzione rientrano nell’offerta formativa e sono quindi giorni di scuola a tutti gli effetti, escludere uno studente è possibile, ma va considerata come una punizione disciplinare, soggetta quindi alle procedure previste dallo statuto degli studenti DPR 235/07.

Ricordiamo che lo statuto non parla di “sospensione” ma di “temporaneo allontanamento dello studente dalla comunita’ scolastica” e se la classe va in gita, e lui viene tenuto a casa, l’allontanamento c’è di sicuro.

Le sospensioni vanno somministrate a seguito di infrazioni disciplinari, non per prevenirne di nuove.

Ma c’è anche un altro problema da considerare: gli insegnanti accompagnatori, che si assumono grosse responsabilità in queste situazioni, possono rifiutarsi di accompagnare uno studente che è noto per non rispettare le regole, mancando gli accompagnatori salterebbe anche l’uscita (per tutta la classe).

Ma se viene escluso, quando il ragazzo tornerà a scuola dopo la gita a cui non ha potuto partecipare è molto probabile che il suo comportamento, per ripicca, sarà ancora più oppositivo e meno adeguato.

La situazione va affrontata analizzando più angolazioni, cercando anche di interfacciarsi con la famiglia per decidere insieme il da farsi.

 

 

Può un insegnante (curricolare o di sostegno) partecipare da remoto ad un GLO mentre è in malattia?

Anche se svolto da remoto, il GLO è un incontro ufficiale della scuola che,  per gli insegnanti, rientra nell’orario di servizio.

Non può pertanto partecipare un docente assente da scuola per malattia.

Se tutti sono d’accordo (dirigente compreso, ovviamente) potrebbe collegarsi in modo informale, senza che rimanga traccia della sua presenza nel verbale e nell’elenco dei presenti.

INVALSI: circolari che escono ogni anno

QUI SOTTO LE VARIE CIRCOLARI CHE ESCONO OGNI ANNO
INVALSI Anno scolastico 2024/2025
INVALSI Anno scolastico 2023/2024
INVALSI Anno scolastico 2022/2023
INVALSI Anno scolastico 2021/2022
INVALSI Anno scolastico 2020/2021
INVALSI Anno scolastico 2019/2020
INVALSI Anno scolastico 2018/2019…………………………………….
INVALSI Anno scolastico 2017/2018
Guida Invalsi per i genitori sito

Le Prove INVALSI nella scuola primaria – Una guida per i genitori

Le Prove INVALSI nella scuola secondaria – Una guida per i genitori

Risorse

CIRCOLARI ANNI PRECEDENTI

 INVALSI Anno scolastico 2016/2017 ………………

INVALSI Anno scolastico 2015/2016     

INVALSI Anno scolastico 2014/2015

INVALSI Anno scolastico 2013/2014

 

Didattica semplificata per gli studenti con DSA?

Sulla didattica la normativa è chiara, i ragazzi con DSA possono essere dispensati dalle prestazioni “non essenziali”, Legge 170 del 2010 che, all’art. 5 comma 2/b dice che le scuole garantiscono
«l’introduzione di strumenti compensativi nonche’ misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualita’ dei concetti da apprendere»

ma anche se gli obiettivi possono essere “articolati” devono rimanere «all’interno delle indicazioni curricolari nazionali per il primo e per il secondo ciclo» DM 5669 del 2011 (decreto applicativo della L. 170) art. 4 comma 2.

Solo agli insegnanti possono decidere se una misura dispensativa rispetta o no queste indicazioni perché solo loro possono dire, considerando anche quello che il ragazzo dovrà imparare successivamente, se una prestazione può essere considerata davvero “non essenziale”.

Iscrizione a scuola senza dichiarare la disabilità o i DSA

È legittimo fare domanda di iscrizione in una scuola senza dichiarare la disabilità  o i DSA del proprio figlio e solo successivamente presentare le relative certificazioni , magari anche la documentazione del ciclo precedente dove si evince che negli anni passati aveva il supporto del docente di sostegno   e chiedere che vengano predisposti il PEI o il PDP?

I genitori possono decidere di non segnalare questi problemi alla nuova scuola, è loro diritto farlo, ma si assumono la responsabilità di queste scelta.

È questione di conseguenze, non di legittimità.

 

Se i genitori consegnano in ritardo una certificazione, la scuola si dovrà attivare, cercando di non far ricadere sul ragazzo eventuali responsabilità che non sono sue, ma qualche disguido operativo è probabilmente inevitabile.

Che può diventare anche grave, con il rischio (molto alto)  di perdere il supporto del docente di sostegno per quell’anno scolastico, in caso di disabilità.