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Il 7 novembre 2015, alle ore 9:00 presso il AtaHotels Expo Fiera di Milano, si è tenuto il
“5°CONVEGNO NAZIONALE DISLESSIA – DSA: Un’opportunità per l’innovazione didattica”
I Giochi ci regalano ancora una bella storia, quella del judoka torinese Fabio Basile, 21 anni, salito sul primo gradino del podio nella categoria 66 chili.
Come avviene ogni quattro anni, per qualche settimana i calciatori strapagati un tanto al chilo e straviziati cedono il palcoscenico a ragazzi semplici cresciuti fra mille sacrifici e difficoltà e che la pratica sportiva ripaga con enormi soddisfazioni, non certo con montagne di quattrini.
Come raccontano i media locali, Fabio, che a Rio era arrivato in punta di piedi, da outsider, è un ragazzo di periferia chinato pitbull per la sua grinta. “Il judo mi ha salvato dalla strada, e mi ha evitato di fare tante brutte esperienze vissute da altri miei coetanei” ha raccontato a ValsusaOggi.
A sette anni era (ed è tutt’ora) dislessico e irrequieto: comincia con il judo e non lo lascia più.
Per allenarsi deve andare da Rosta, dove abita, a Settimo Torinese più volte la settimana.
Troppe: quando i genitori non riescono ad accompagnarlo in palestra lui fa pratica con un orsacchiotto della sua stessa altezza, uno stratagemma consigliatogli dal suo tecnico.
Mentre, dopo la conquista del titolo, un vecchio amico su Facebook gli ha scritto: “Mi ricordo di un bambino rompiscatole che faceva le smorfie a tutti in palestra ma hai anche sempre detto a tutti che un giorno avresti vinto le Olimpiadi”.
E la fidanzata Sofia Pettino, anche lei judoka: “Sei stato l’unico ad averci sempre creduto”
fonte: www.romagnamamma.it