Tutti gli articoli di Nicoletta

Tutto quello che bisogna sapere sul PDP (Piano Didattico Personalizzato)

pdp1PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

per alunni con DSA (o BES senza certificazione di DSA o legge 104).

  • Piano: perchè prevede la predisposizione di un programma, un progetto, un insieme di strategie condivise.
  • Didattico: perchè il suo scopo è quello di favorire la didattica ovvero migliorare l’efficienza dell’apprendimento degli allievi, migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’insegnamento del docente.
  • Personalizzato: deve essere funzionale a individuare le metodologie, gli strumenti e le strategie più adeguate per ogni singolo alunno.

Il PDP  è previsto dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida la sua stesura è OBBLIGATORIA  per tutti gli studenti con certificazione ai sensi della Legge 170.

Cos’è il PDP – piano didattico personalizzato? Quando si attua?

È chiamato in questo modo il documento di programmazione con il quale la scuola definisce gli interventi che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità (in caso di disabilità, come è noto, il documento di programmazione si chiama PEI, Piano Didattico Individualizzato, ben diverso per contenuti e modalità di definizione).

Il PDP deve contenere (indicazioni date dal MIUR nelle linee guida allegate al Dlgs 5669/11 pag 8):
  1. Dati anagrafici
  2. Tipologia del disturbo
  3.  Profilo di funzionamento 
  4. Strategie didattiche individualizzato e personalizzate
  5. Strumenti compensativi
  6. Misure dispensative
  7. Forme di verifica e valutazione personalizzata

Il MIUR ha anche forrnito dei  modelli di PDP (anche se non sono vincolanti)

Come NON deve essere fatto un PDP

A meno la scuola non intenda che vada bene utilizzare TUTTI gli strumenti possibili e immaginabili (cosa che dubito fortemente).

Il PDP deve essere “Personalizzato”, seguendo il profilo di funzionamento dello studente (certificazione), quindi
per ogni disciplina si indicano nel dettaglio gli strumenti compensativi e dispensativi da utilizzare.

Evitare di approvare un PDP con su scritto che gli strumenti compensativi vengono usati a “discrezione del docente”, perchè il disturbo dello studente non è a discrezione del ragazzo, c’è sempre e gli strumenti vanno usati sempre (Legge 104/10 e il suo decreto attuativo DM 5669/11 con linee guida allegate).

DA CHI DEVE ESSERE COMPILATO IL PDP

Il PDP è un documento che deve essere scritto dagli insegnanti, seguendo le indicazione che l’equipe medica che ha redatto la certificazione e in base a ciò che hanno riscontrato durante i primi mesi di osservazione dello studente, LA NORMATIVA  RACCOMANDA IL RACCORDO con la famiglia, secondo le LINEE GUIDA pag. 8, è inoltre “fondamentale il raccordo con la famiglia che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastica“, questo perchè è la famiglia che ha seguito il ragazzo anche nei corsi di studi precedenti, e sa quali strumenti e strategie possono essere efficaci e quali no, quindi può dare informazioni importanti, può essere coinvolto anche il ragazzo stesso, se sufficientemente grande.

Quali sono gli strumenti compensativi ed i dispensativi che si possono inserire?

Gli strumenti compensativi sono tutti gli strumenti didattici e tecnologici che sollevano lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.

Tabelle dalle linee guida

L’utilizzo di tali strumenti non è immediato quindi la scuola deve impegnarsi nell’aiutarlo ad usarli  D.M. 5669 del 2011 art. 4 c. 4 dice che: «Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego degli opportuni strumenti compensativi, curando particolarmente l’acquisizione, da parte dell’alunno e dello studente con DSA, delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.»

Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.

Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura. 

L’adozione delle misure dispensative, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione.

ATTENZIONE: evitare di approvare un PDP con su scritto che gli strumenti compensativi vengono usati a "discrezione del docente", perchè il disturbo dello studente non è a discrezione dello studente, c'è semprre.

IMPORTANTE

  1. Il PDP deve, per legge, essere redatto entro il primo trimestre scolastico, viene chiamato periodo di osservazione, dove gli insegnanti conoscono lo studente e cercano di capire quli siano le strategie migliori per favoritre il successo formatico e scolastico, quindi supponendo che la scuola iniziasse il 12 settembre deve essere approvato entro 12 dicembre, ciò non toglie che può essere fatto prima, soprattutto quando lo studente è già conosciuto.
  2. Se la diagnosi viene consegnata durante l’anno, gli insegnanti devono redigerlo in poco tempo in quanto conoscono già l’alunno e non hanno bisogno del periodo di osservazione. 
  3. Nei mesi iniziali di scuola, fino a quando il PDP non è pronto e approvato, le personalizzazioni previste dalla legge 170/10 vanno attivate da subito, il PDP non ha lo scopo  di attivare gli interventi ma di esplicitarli.
  4. Il PDP deve essere rifatto ogni anno scolastico, e ha validità legale solo per quell’anno scolastico, il buon senso però dice che, se lo studente frequenta lo stesso istituto, il PDP  viene rispettato fino alla stesura del seguente.
  5. Il PDP può essere modificato in qualunque momento.
  6. La famiglia NON è OBBLIGATA a firmare il PDP se NON è d’accordo con ciò che è stato scritto. La legge prevede che si arrivi alla firma qualora il documento sia accettato da entrambi le parti. Buona cosa sarebbe se la scuola inviasse via mail alle famiglie copia della bozza del PDP per essere visionato, ed eventualmente chiedere delle modifiche, qualche giorno prima della data fissata per la firma.

Con l’approvazione del PDP non termina il dovere del docente che deve APPLICARE ciò che ha sottoscritto lungo tutto il periodo scolastico, il garante dell’applicazione è il Dirigente Scolastico. 

La scuola può elaborare un PDP anche gli alunni con Bisogni Educativi Speciali  (senza certificazione di DSA o di legge 104) qualora lo ritenga necessario (Direttiva BES) Nota Miur 2563 del 2013 quindi la scuola in questi casi non ha obbligo di redigere il PDP, ma se lo fa poi è obbligata a rispettarlo. 

Per la struttura del  PDP per gli alunni con BES (senza tutela della legge 170) non esistono modelli ufficiali  e neppure delle indicazioni sui contenuti, quindi ogni scuola lo redige come vuole.

Risposta MIUR del dott. Guido Dell’Acqua sulle questioni riguardanti il PDP e i 90 giorni di osservazione
Ecco le slide

Zaino Digitale cosa è?

Per usarlo bisogna registrarsi al sito Zaino Digitale

Dopo di che gli studenti possono accedere da un unico punto alle diverse piattaforme degli editori aderenti all’iniziativa (con un’unica email e un’unica password).

Usando ID e password registrati su Zaino, lo studente potrà accedere al suo Cruscotto personale; scegliendo la scuola, la classe e la sezione di appartenenza, troverà la lista dei libri di testo adottati nella sua classe.

Da lì potrà accedere all’edizione digitale dei libri di testo e/o ai loro materiali digitali integrativi presenti sulle piattaforme di tutti gli editori aderenti: un unico punto di accesso con un clic da pc, tablet o smartphone.

La procedura è spiegata nei libri stessi.

1- Devi registrarti con un indirizzo mail personale ed inventarti una password personale ai vari portali (Pearson, o DeaScuola, Rizzoli, Mondadori ecc)
2- poi attivare il libro tramite il codice di attivazione che trovi o tramite ISBN (dipende dalla casa editrice)
3- scaricare le app collegate ai siti
4- scaricare uno ad uno testi e contenuti già attivati dal sito.

 

 

Cosa fare se la famiglia decide di non far certificare il figlio e non accetta il PDP?

Se i genitori rifiutano qualsiasi personalizzazione formalizzata, come PEI o PDP, bisogna prenderne atto.

Quello che però può fare la scuola, anzi deve fare, è definire degli interventi di recupero in caso di valutazione negativa degli apprendimenti, come indicato dal DL 62/17 art. 3 c. 2:
« Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l’istituzione scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento».

Questo principio è richiamato anche nelle Linee Guida sulle nuove modalità di valutazione nella scuola Primaria, allegate alla OM 172/20, pag. 5.

In sostanza, se i problemi che segnalate sono stati correttamente esplicitati nella scheda di valutazione del primo quadrimestre, con giudizi descrittivi negativi (ossia: “In via di prima acquisizione”) potete progettare e attivare degli interventi di supporto che, essendo obbligatori per la scuola, non richiedono l’autorizzazione dei genitori, anche se di sicuro sarà opportuno informarli.