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Il ContaFacile

EsposizioneIl Contafacile è un sussidio didattico che è anche un perfetto modello matematico del nostro sistema di numerazione.

Il suo uso rende tutta l’aritmetica facile da comprendere e piacevole come un gioco.

Con il Contafacile i bambini riescono a“toccare con mano” l’aritmetica e sono portati a scoprire da soli i nuovi concetti matematici.

Nelle sperimentazioni il Contafacile si è dimostrato di sorprendente aiuto per gli allievi in difficoltà.

La semplicità ed il rigore del Contafacile lo rendono uno strumento indispensabile per un insegnamento corretto, rapido ed efficace nel tempo.

COM’È FATTO IL CONTAFACILE?

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Il Contafacile è composto da cubetti di colore giallo, rappresentanti le unità, e da scatole colorate via via sempre più grandi e contenenti le precedenti, che rappresentano le decine (rosse), le centinaia (verdi) e così via.

Questa composizione rende chiaro ai bambini il valore differente di unità, decine e centinaia, le loro relazioni e l’importanza della posizionalità nella scrittura del numero.

Al prodotto principale vengono affiancati degli appositi leggii con i riquadri colorati per la formazione del numero e per le operazioni.

Oltre al modello decimale sono stati sviluppati anche i modelli per la base due e la base tre.

PERCHÈ IL CONTAFACILE?

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Il Contafacile è l’unico sussidio didattico per l’insegnamento della matematica basato sulla contenenza anziché sul cambio e questo ne fa l’unico vero modello del nostro sistema di numerazione.

Per l’insegnamento dell’aritmetica nella scuola primaria normalmente vengono utilizzati i “numeri in colore” (o regoli di Cuisinaire), l’abaco, il pallottoliere o i BAM.

Il Contafacile presenta notevoli vantaggi rispetto ad uno qualunque di questi sussidi, sia per rapidità di apprendimento che per longevità del sussidio.

Infatti con il Contafacile si riescono a formare modelli mentali particolarmente conformi alla realtà, in tutte le situazioni che si incontrano dalla prima all’ultima classe della scuola primaria.

Vai al sito Il ContaFacile

IL NUMICON: Impariamo a sommare 

NumiconNumicon è un progetto per l’ insegnamento della matematica che si basa su una serie di figure strutturate per rappresentare i numeri.
Ai bambini l’ approccio usato da Numicon piace molto, perché poggia sulla loro forte sensibilità per le figure strutturate.
Il Numicon, è uno strumento utile per l’apprendimento della matematica ideato dall’Oxford University, è stato utilizzato nel Regno Unito a partire dal 1996 da insegnanti nelle scuole ordinarie per sostenere in modo “alternativo” i bambini di tutte le età e abilità.
– Numicon si basa su un
approccio multi-sensoriale (visivo, uditivo e cinestetico) richiedendo anche una strategia di problem-solving e di ragionamento
– Le placche numicon danno al bambino una rappresentazione tattile e visiva del numero e questo crea un’associazione tra numero astratto e rappresentazione fisica, cosicché il bambino possa più facilmente immaginare mentalmente i numeri e la loro sequenza.
– Le placche del numicon sono ideate in modo tale da poter prendere in mano il numero,  grazie alla sua struttura forellata che rappresenta le varie unità.
1. sviluppa scioltezza usando una base pratica-visiva per sviluppare la comprensione concettuale;
2. aiuta i bambini a ragionare matematicamente attraverso l’uso di oggetti concreti e della lingua parlata per spiegare e giustificare;
3. sviluppa la fiducia dei bambini come risolutori di problemi.
Da cosa è composto il NUMICON?
– Il Numicon è composto da 10 shapes (placche) di vario colore: i numeri pari, caratterizzati dall’utilizzo di colori freddi, presentano forma regolare a differenza dei numeri dispari che presentano un “gradino” e sono caratterizzati da colori caldi.
-In Italia il Numicon non è ancora diffuso, ma con poche decine di euro è possibile acquistare online diversi kit, differenti in base all’età e all’utenza.
All’interno di ciascun kit, oltre alle placche, si trovano altri supporti: una borsetta sensoriale, corda, piattaforma bianca, mattoncini colorati…
Impariamo a sommare
Prerequisiti: conoscenza dei numeri fino al 20 e padronanza del numicon
Obiettivi: saper operare con i numeri naturali riuscendo a svolgere l’addizione in riga e in colonna con l’aiuto del numicon.
Attività 1
1. L’insegnate presenta l’attività del numicon portando in classe dei cartoncini colorati tagliati e di diversi colori così come si presenta il kit.
2. Ogni bambino (che è in possesso dei cartoncini e di una fotocopia con la linea dei numeri) deve collocare ogni placca al posto giusto, formando la linea dei numeri con le placche a disposizione.
Attività 2
1. L’insegante introduce il concetto di scomposizione con il numicon
2. l’insegnante mette a disposizione le diverse placche così che i bambini possano vedere come ciascuna placca sia formata dall’unione di altre due placche (es: una placca da 8 può essere formata da due placche da 4 oppure da una placca da 3 e una da 5…). Si lascia tempo ai bambini per provare.
3. tale esperienza viene riproposta sul quaderno: ogni bambino scrive una cifra alla volta (dall’1 al 10) e accanto a ciascuna vengono proposte le “combinazioni ” di cifre possibili per ottenerla. Si procede alla rappresentiazione mediante disegno grafico.
Attività 3
1. Assemblando le diverse placche del numicon l’insegnante fa vedere ai bambini come svolgere le addizioni. Ad esempio, unendo la placca del 7 con quella del 3 si renderà conto che come risultato darà 10 (sovrapponendo la placca del 10).
Si faranno diverse prove in modo che i bambini possano divertirsi giocando e imparando.
2. L’insegnante scrive alla lavagna in riga delle addizioni che i bambini copieranno sul proprio quaderno, usando il numicon come materiale didattico per trovare il risultato.
andate sul sito  www.numicon.com
Si trova anche su amazon

Non può essere bocciato lo scolaro dislessico se la scuola non ha realizzato il piano didattico personalizzato

537815_482481115152969_1020283691_nNon può essere bocciato lo scolaro dislessico se la scuola non ha realizzato il piano didattico personalizzato.

Il Tar Molise annulla la bocciatura Bocciata dal Tar Molise la scuola che aveva bocciato lo studente dislessico.

La sentenza 612/13 per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti ” é chiara: va annullato il giudizio di non ammissione alla classe successiva per il liceale affetto da dislessia.

Secondo i giudici amministrativi l’istituto scolastico avrebbe dovuto realizzare il piano didattico personalizzato ad per lui.

Nel caso di specie, la corte molisana ha accolto il ricorso di una famiglia ricordando come la dislessia sia ricompresa integralmente tra i disturbi specifici di apprendimento previsti dalla legge 170/10.

L’invalidità attribuita al provvedimento di non ammissione alla classe successiva, peraltro, va a inficiare annullandoli i debiti formativi del giovane.

La carenza del profilo dinamico-funzionale non può essere considerata una giustificazione per il ritardo impiegato dall’amministrazione nella cura del percorso didattico speciale: l’istituto, rilevano i magistrati amministrativi, avrebbe certamente potuto procurarsi tale documentazione, rivolgendosi al competente servizio pubblico socio-sanitario.

(notizia segnalata da giovanni d’agata)

Fonte: www.infooggi.it

Educare un figlio

400444_317202654969968_195743837115851_1016373_1324612288_nEducare un figlio non è facile, perché il cuore si mette in mezzo tra il sentimento che vorrebbe proteggerlo e la necessità di educarlo.

Non desideri che lui soffra, ma devi dargli aiuto nel modificare sé stesso.

Non ti hanno insegnato a fare il genitore quindi vai a tentoni… i tuoi ricordi del passato bambino ti aiutano…  ma non bastano a farti capire la diversità tra te e lui.

Cosa quindi conviene insegnarli?

Non tanto un mestiere, perché lavorerà come meglio potrà, per quanto la società di domani potrà offrirgli… ma il tuo dovere è donargli l’onestà e l’umiltà aborrendo il denaro come atto primario  della sua giovane vita.

Deve realizzare la sua crescita e per farlo ha bisogno di calma e tranquillità, quindi non stare lì a piangere miseria …ma incoraggialo a far bene quel che può fare.

I principi sono quelli donatici da Gesù e non altri… la misericordia, la bontà, l’amore e l’umiltà …il primariato della famiglia che nega l’egoismo.

Quindi non confonderti cosa devi fare con lui, perché il tuo compito di genitore e di portarlo a Dio e niente altro… ti sembra poco o facile? Provaci.

(Anonimo)

“La parabola del ranocchio”

RanocchioC’era una volta una gara di… ranocchi.

L’obiettivo era arrivare in cima a una gran torre.

Si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro.

Cominciò la gara!

In realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo: “Che pena !!! Non ce la faranno mai!

I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima mentre la gente continuava: “…che pena!!! Non ce la faranno mai!”

E i ranocchi si stavano dando per vinti……tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere.

Alla fine tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima.

Quando tornò giù dalla torre come vincitore gli altri ranocchi increduli si avvicinarono a lui e uno gli chiese  come avesse fatto a concludere la prova.

E scoprì che…Era sordo!

Il significato di questa parabola è: non ascoltare le persone  negative che dicono che non ce la farai, derubano le migliori speranze del tuo cuore!

Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi…

A volte la negatività e l’invidia della gente ci può condizionare.

Per cui, Vai avanti e non mollare MAI..

ma  preoccupati di essere sempre POSITIVO!

E sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni!