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Docenti che programmano solo verifiche scritte e non interrogano mai: legittimo?

Ci sono docenti che non interrogano mai ed assegnano soltanto prove scritte anche per la Teoria che generalmente viene esplicata dagli studenti durante le medesime interrogazioni orali.

Quali sono le modalità di valutazione degli studenti all’interno delle Istituzioni scolastiche?

Quante le verifiche che i docenti debbono effettuare per ogni periodo didattico, trimestre o quadrimestre?

Quali le disposizioni normative sui criteri di valutazione?

Esiste un numero di verifiche scritte o orali, da svolgersi obbligatoriamente?

Lecito che un Professore non interroghi mai, assegnando esclusivamente verifiche scritte?

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Per gli studenti di recente immigrazione è possibile l’esonero dalle II lingua comunitaria nella scuola secondaria di I grado?

Per gli alunni di recente immigrazione è possibile sostituire la seconda lingua comunitaria con attività di potenziamento di italiano.

Si applica anche all’esame di Stato.
DM 741/17 art. 9 comma  4 “Per le alunne e gli alunni che utilizzano le due ore settimanali di insegnamento della
seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per potenziare l’insegnamento dell’italiano per gli alunni stranieri, la prova scritta fa riferimento ad una sola lingua straniera.”

Gli strumenti compensativi e dispensativi inseriti nella certificazione, devono essere adottati obligatoriamente dalle scuole nel PDP?

Gli insegnanti non possono “fare come vogliono”, ma non sono nemmeno obbligati a recepire meccanicamente tutto ciò che è scritto nella certificazione sanitaria,  vediamo cosa dice la normativa e come va interpretata correttamente e professionalmente:

1. Cosa dice la legge?

  • Legge 170/2010, art. 5, comma 2:

    Le istituzioni scolastiche garantiscono agli studenti con DSA l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative…

  • Legge 170/2010, art. 5, comma 3:

    Le misure devono essere sottoposte a monitoraggio per valutarne l’efficacia…

  • DM 5669/2011 (decreto atttuativo l. 170/10), art. 5:

    Gli interventi devono essere esplicitati nel PDP, condivisi con la famiglia e con l’équipe sanitaria.

  • Linee guida allegate al DM 5669 del 2011:

    a pag. 8: La scuola predispone un PDP dove vengono riportate le modalità di intervento, in collaborazione con la famiglia e con i clinici, ma la responsabilità finale è della scuola, sempre nelle linee guida a pag. 7 “La legge 170/2010 richiama inoltre le istituzioni scolastiche all’OBBLIGO di garantire
    «l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere».

2. Cosa significa nella pratica?

  • La certificazione sanitaria e la diagnosi sono documenti fondamentali: rappresentano il punto di partenza, non un ordine vincolante.
  • Gli strumenti indicati dal clinico sono da considerare seriamente, come suggerimenti autorevoli, ma non sono obbligatori da applicare alla lettera.
  • Il consiglio clinico va seguito pedissequamente solo quando gli strumenti indicati sono insostituibili. Se invece esistono strumenti alternativi con lo stesso effetto, la scuola può scegliere quelli che ritiene più efficaci, purché motivati e verificati.

3. Qual è il ruolo degli insegnanti?

  • Gli insegnanti devono conoscere, valutare e selezionare strumenti compensativi e dispensativi adatti a ciascun caso, partendo dalla diagnosi, ma anche in base alla realtà della classe, ai risultati, e alle osservazioni oggettive.
  • Devono inserire nel PDP tutti gli strumenti ritenuti necessari, spiegando come e perché sono stati scelti.
  • Se non inseriscono quanto indicato nella diagnosi, devono motivare la scelta e monitorare i risultati. In caso di insuccesso, sono tenuti a rivedere le scelte (art. 5, comma 3 L. 170/2010).

4. In sintesi:

  • No, gli insegnanti non sono obbligati a riportare parola per parola ciò che è scritto nella diagnosi.
  • Ma sì, devono tenerne conto seriamente e non possono ignorarla arbitrariamente.
  • Le decisioni devono essere motivate, documentate, condivise e monitorate nel tempo.
  • Un PDP non conforme alle reali esigenze dello studente può essere considerato inadempiente e soggetto a contestazione, anche legale.
Il Tar, si è espresso più volte in merito, riconoscendo inadempienze palesi alla scuola, obbligandola al risarcimento del danno sia materiale che biologico.

Misure compensative dispensative slide estratte da un Power Point creato e fornito dal Prof. Guido Dell’Acqua referente area BES del MIUR per un convegno del  2018, dove sono messe in evidenza strumenti – difficoltà da compensare – vantaggi nell’uso dello strumento, (qua il power point intero).

Come devono essere strutturate le verifiche

Bambini e ragazzi con DSA hanno diritto a forme di verifica e valutazione personalizzata degli apprendimenti, la cui scelta viene indicata nel PDP.

Che cosa prevede la legge? Quali sono i criteri personalizzati di verifica e valutazione più usati?

Decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011 (decretoo attuativo legge 170/10)

al comma 2

  • consentire agli alunni con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto
  • creare le condizioni ottimali per l’espletamentodella prestazione da valutare (modificando se necessario tempi di effettuazione delle prove e loro strutturazione)
  • riservare particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.

al comma 4

  • per l’apprendimento delle lingue straniere valorizzare le modalità che meglio consentono all’alunno di manifestare le competenze acquisite: privilegiando l’espressione orale, ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune;
  • Progettare le prove scritte di lingue straniere e la loro valutazione, secondo modalitàcompatibili con le difficoltà connesse ai DSA

al comma 5

  • possibilità di dispensare l’alunno da prove scritte di lingue straniere (fare solo orale)

al comma 6

  • in casi di DSA severi, possibilità di esonero totale dalla lingua straniera (su richiesta della famiglia) attenzione fare la richiesta solo in casi molto severe e solo se si è nella scuola primaria o secondaria di primo grado, in quella di secondo grado l’esonero portarà al non  rilascio del Diploma finale

al comma 3

  • utilizzare criteri di verifica e valutazione personalizzati anche in occasione degli esami di Stato.

Dalle linee guida allegate al DM 5669/11 pag. 18

“A tal fine è necessario fare acquisire allo studente competenze adeguate nell’uso degli strumenti compensativi.
Si può fare qui riferimento:

  • alla presenza di una persona che legga gli items dei test, le consegne dei compiti, le tracce dei temi o i questionari con risposta a scelta multipla;
  • alla sintesi vocale, con i relativi software, anche per la lettura di testi più ampi e per una maggiore autonomia;
  • all’utilizzo di libri o vocabolari digitali”
CONSIGLI DIDATTICI PER GESTIRE LE VERIFICHE SCRITTE E ORALI
PER LE VERIFICHE SCRITTE:
  • programmare tempi più lunghi o verifica ridotte (senza  perdere l’equipollenza e senza ridurre la valutazione finale). In alternativa è anche possibile suddividere la verifica in due parti. 
  • predisporre lo spazio “adatto” per la risposta dopo ogni singola domanda (considerando la grafia dello studente se scrive a mano)
  • evitare domande troppo complesse e articolate, ma suddividerle in diverse richieste, con relativi spazi di risposta
  • prediligere domande a multirisposta
  • evitare troppe domande aperte
  • per i testi bucati inserire l’elenco delle parole da inserire
  • inserire una guida alla risoluzione dell’esercizio
  • permettere uso di strumenti compensativi funzionali allo studente
  • In qualunque situazione (test/verifica esercizio in classe) l’insegnante dovrebbe leggere la consegna
  • evitare la scrittura a mano delle consegne
  • le consegne dovrebbero essere scritte al Pc con font ad alta leggibilità del tipo Arial, Verdana, Elvetica, altro, con  dimensione 12/14 ;
  • interlinea più ampia del solito (1.5) in modo da evitare “l’affollamento visivo”;
  • uso del grassetto per evidenziare un concetto e uso di elenchi puntati o numerati per aumentare la comprensione;
  • le verifiche somministrate ad uno studente che utilizza Pc o Tablet devono essere date in digitale in modo da permettere all’alunno di usare il sintetizzatore vocale e un elaboratore di testo con correttore ortografico
  • importante evitare doppie negazioni per non creare confusione
PER LA VALUTAZIONE
  • non tenere conto degli errori di trascrizione, degli errori di ortografia, del tempo impiegato
  • l’ideale sarebbe tener conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando progressi e sforzi dell’alunno
  • evitare l’utilizzo dei segni rossi di correzione, e rassicurare, attraverso indicazioni precise su come attuare i miglioramenti, che gli errori possono sempre essere corretti
  • nel caso di valutazione negativa nello scritto far compensare la parte deficitaria con una verifica orale
PER LE VERIFICHE ORALI:
  • è necessario considerare che molti alunni con DSA hanno difficoltà nell’organizzazione sequenziale di un discorso. É quindi consigliabile da parte dell’insegnante che vengano fatte domande mirate supportandole con strumenti visivi (schemi, diagrammi, tabelle, ecc)
  • ricordare che il tempo per i ragazzi DSA è fondamentale, hanno bisogno di tempi più lunghi per elaborare la risposta in quanto presentano anche problemi di disnomia (incapacità a richiamare alla memoria la parola corretta quando è necessaria), evitare quindi di mettergli fretta durante le interrogazioni ed evitare di ammonirlo davanti alla classe
  • Nelle interrogazioni orali è importante accettare anche risposte concise e aiutare l’alunno nell’argomentazione se si trova in difficoltà a causa della compromissione della memoria a breve termine
  • nel commentare un’interrogazione puntare soprattutto sugli aspetti positivi, dimostrando ottimismo sulle possibilità di recupero degli errori
INOLTRE:
  • fondamentale l’utilizzo di qualsiasi strumento compensativo previsto nel loro PDP/PEI a seconda della disciplina mappe concettuali, mappe procedurali, tabelle grammaticali, PC o Tablet, calcolatrice 
  • applicare una valutazione piena anche a verifiche strutturate o ridotte con l’ausilio di strumenti compensativi che spesso sono visti erroneamente come dei facilitatori.
  • fondamentale per l’autostima degli alunni con DSA sottolineare il miglioramento rispetto al livello di partenza senza soffermarsi troppo sul voto.

Si ricorda che questi suggerimenti vanno pianificati nel PDP/PEI e CONDIVISI con la famiglia.

Alcuni inssegnanti pensano che una verifica strutturata a risposta multipla non sia equipollente, si sbgliano di grosso, basti solo pensare, e questo è un paradoosso, che il concorso per ottenere la cattedra per l’insegnamento si basa su quesiti a scelta multipla.

Suggerimenti per le verifiche scritte date dal prof Guido Dell'Acqua responsabile area BES del MIUR apri

Quante verifiche in un solo giorno, e come si fa il recupero dei debiti apri


Gli strumenti compensativi e dispensativi non sono dei facilitatori! apri

Come devono essere strutturate le verifiche scritte slide estratte da un Power Point creato e fornito dal Prof. Guido Dell’Acqua referente area BES del MIUR per un convegno del  2018, (qua il power point intero).

Condivido questa tabella tabella  creata da Max Bruschi che è Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione (QUI  in versione PDF nel caso qualcuno la volesse salvare).

ATTENZIONE

Forse è inutile specificarlo, ma lo facio lo stesso, se questi “accorgimenti” valgono per i ragazzi con DSA a maggior ragione valgono per i  ragazzi con disabilità che seguono un percorso ordinario personalizzato (B).