Tutti gli articoli di Nicoletta
Aggiunte mappe Storia – La Restaurazione 4° Socio Sanitario
Esami di Stato 2022, PCTO e Invalsi non sono requisiti di accesso
Per accedere agli esami la partecipazione alle prove Invalsi, che pur si svolgeranno a partire dal mese di marzo, non saranno requisito di accesso.
Allo stesso modo, non rappresenterà requisito d’accesso alla maturità lo svolgimento dei PCTO, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
Durante il colloquio gli studenti dovranno comunque illustrare le esperienze dei PCTO.
Già lo scorso anno scolastico Invalsi e PCTO non erano requisito d’accesso alle prove. L’esperienza PCTO era presente all’esame nell’elaborato. Se l’esperienza non era presente all’interno dell’elaborato, lo studente poteva presentare una breve relazione ovvero un elaborato multimediale, dell’esperienza di PCTO svolta durante il percorso di studi.
Prove Invalsi dal 1° marzo
I primi a cimentarsi nelle prove Invalsi saranno gli studenti delle quinte superiori.
Sessione ordinaria Classi Campione
La scuola può scegliere una tra le due seguenti finestre:
-martedì 1, mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4 marzo 2022
-lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9, giovedì 10 marzo 2022
La scuola sceglie tre giorni di una delle due finestre di somministrazione per svolgere le prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto).Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): da martedì 1 marzo 2022 a giovedì 31 marzo 2022.
Gli studenti della terza media inizieranno le prove ad aprile.
Sessione ordinaria Classi Campione
La scuola può scegliere una tra le due seguenti finestre:
-lunedì 4, martedì 5, mercoledì 6, giovedì 7 aprile 2022
-lunedì 11, martedì 12, mercoledì 13 aprile 2022
La scuola sceglie tre giorni di una delle due finestre di somministrazione per svolgere le prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto).
Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): da venerdì 1 aprile 2022 a sabato 30 aprile 2022
Debito formativo superiori: cosa dice la normativa
Debito formativo superiori: primo quadrimestre
Le scuole devono organizzare subito dopo gli scrutini intermedi, corsi ed attività di recupero incentrati sulle materie e gli argomenti studiati nel primo quadrimestre.
Gli studenti saranno tenuti a seguire questi corsi che avranno anche una valutazione finale.
Il debito sarà recuperato in caso di esito positivo delle verifiche mentre nel caso di un mancato recupero questo dovrà essere recuperato nel secondo quadrimestre.
Debito formativo superiori: secondo quadrimestre
Alla fine dell’anno scolastico avere più insufficienze diventa un problema serio.
Nel secondo quadrimestre se avrai insufficienze in una o più materie, ti verranno automaticamente assegnati uno o più debiti formativi e il rinvio a giudizio finale a settembre.
L’istituto scolastico provvederà a comunicare gli interventi didattici e le modalità di verifica del recupero.
Come recuperare un debito scolastico alle superiori?
Con gli esami di riparazione.
In sede di scrutinio finale viene emessa la sospensione del giudizio e allo studente verranno indicate le carenze riscontrate e anche le modalità di recupero dei debiti formativi e le date degli esami di riparazione.
Gli esami di riparazione vengono tenuti generalmente verso la fine di Agosto.
Gli esami di riparazione possono essere scritti oppure orali e il loro scopo è verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi richiesti.
Sono comuni a tutti gli studenti che frequentano uno stesso anno, mentre per gli studenti con LEGGE 104/92, DSA o BES saranno conformi a quanto contenuto nel PEI/PDP.
Come scritto sul DM 42 del 22 maggio 2007 riguardo le modalità di recupero dei debiti formativi: il Collegio dei docenti ed i singoli Consigli di classe all’inizio dell’anno scolastico programmano criteri, tempi e modalità per l’attivazione degli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, definendo altresì modalità di informativa alla famiglia da parte dei Consigli di classe in ordine all’andamento e agli esiti delle attività di recupero.
Come recuperare il debito scolastico dipende anche dalla scuola: ci sono scuole che organizzano corsi estivi o pomeridiani. Ma spesso questo non basta. Lo studente dovrà studiare anche l’estate in autonomia per rimettersi in pari , anche attraverso un buon gruppo di studio e delle ripetizioni private.
Debito formativo superiori: esiste un limite di tempo?
E’ importante capire che per il recupero del debito scolastico esiste un termine preciso ovvero la conclusione dell’anno scolastico in corso. Quindi il 31 agosto. A questo seguiranno le attività di recupero dei debiti formativi previste dal PTOF e obbligatorie per ogni studente con debiti scolastici.
Cosa succede se non recupero i debiti formativi alle superiori?
Per ciò che riguarda gli esami di riparazione la normativa prevede che sia il Consiglio di classe a decidere .
Sarà il Consiglio di classe a stabilire l’esito dell’esame di riparazione. Al termine dell’esame lo studente saprà se sarà ammesso o meno all’anno successivo con i voti confermati da tutto il corpo docente.
Non ottenere la sufficienza all’esame non significa un’automatica bocciatura. Anche se non viene superato l’esame si può passare all’anno successivo, ma la decisione spetta al consiglio di classe
Debito formativo superiori ed esame di maturità
Per chi deve sostenere l’esame di maturità, uno o due insufficienze iniziano ad essere un serio problema.
La legge sugli Esami di Stato prevede all’art. 1 che siano ammessi agli esami gli alunni che “siano stati valutati positivamente in sede di scrutinio finale e abbiano saldato tutti i debiti formativi contratti nei precedenti anni scolastici”.
Non esiste per l’esame di maturità la sospensione del giudizio come per gli anni precedenti. Perciò avere delle insufficienze dovrebbe allertare soprattutto i maturandi. Spesso l’ammissione all’esame di maturità potrebbe essere preclusa.
Il Ministero dell’Istruzione riporta che per l’ammissione sono richieste una votazione non inferiore ai 6/10 in tutte le materie, ma anche che è possibile ammettere uno studente con provvedimento motivato con una insufficienza in una disciplina.
Ecco la normativa MIUR di riferimento:
DPR 122-2009
OM 92-2007
DM 3 ottobre 2007 – Recupero debiti scolastici
Nuove Linee Guida per i DSA
Il 20 gennaio 2022, a 10 anni di distanza dal precedente documento di consenso, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato la nuova Linea Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).
La nuova Linea Guida, allo scopo di migliorare e uniformare i protocolli diagnostici e riabilitativi sui DSA, ha aggiornato le precedenti raccomandazioni cliniche e ha formulato nuove raccomandazioni per quegli aspetti che precedentemente non erano stati indagati.
Infatti la revisione della letteratura relativa ai DSA ha rilevato l’esistenza di nuove conoscenze scientifiche di cui era fondamentale tenere conto. Il gruppo di esperti ha affrontato nuovi quesiti clinici. Tra questi, il Disturbo di Comprensione della Lettura, questione rimasta irrisolta nelle precedenti Consensus Conference, ma tornata di attualità dopo la ridefinizione del Disturbo di Lettura proposta nelle versioni più recenti dei sistemi di classificazione internazionale DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) e ICD (International Cslassification of Diseases).
Inoltre sono state prodotte raccomandazioni per la valutazione e la diagnosi di DSA negli studenti bilingui, che secondo i dati del MIUR sono una percentuale importante dell’attuale popolazione scolastica e per i quali i clinici non avevano precisi criteri di riferimento.
Un altro importante argomento affrontato è stato quello della valutazione e della diagnosi dei DSA nei giovani adulti, per i quali la Legge 170 del 2010 ha favorito l’allungamento dei percorsi scolastici per cui è sempre più alto il numero di coloro che si iscrivono all’università. I clinici però, finora, non avevano direttive diagnostiche chiare su cui basare il processo diagnostico.
Sono stati definiti anche nuovi criteri e procedure diagnostici anche relativi alla Disgrafia e al Disturbo del Calcolo, criteri che erano rimasti poco definiti nelle precedenti Consensus Conference.
Sono state poi formulate nuove raccomandazioni per l’individuazione precoce dei DSA e sono state aggiornate quelle relative al trattamento, mettendo a disposizione degli utenti-beneficiari delle coordinate attendibili su cui operare le proprie scelte.
Quale sarà la ricaduta più importante delle nuove Linee Guida?
Le nuove raccomandazioni contribuiranno a migliorare e uniformare i protocolli diagnostici e riabilitativi e saranno un importante punto di riferimento per la comunità dei clinici per affrontare le problematiche cliniche delle persone con DSA.
In contemporanea al progetto di produzione di nuove linee guida sui DSA, è stato anche costituito un apposito Gruppo di Lavoro, denominato “Libro Bianco” con lo specifico compito di analizzare quale fosse, a distanza di 10 anni dall’ultima Conferenza di Consenso e dalla Legge 170, lo stato di attuazione delle Raccomandazioni esistenti e delle Normative vigenti in relazione al tema dei DSA. Questo lavoro ha permesso di evidenziare i punti di forza della legge 170, ma anche le criticità che tutt’ora permangono in vari ambiti e ha proposto possibili soluzioni alle problematicità evidenziate nel mondo della scuola, dell’università e del lavoro.
“L’Associazione Italiana Dislessia, come da tradizione, è stata tra i principali promotori del progetto di sviluppo di nuove Linee Guida sui DSA” ha commentato il presidente AID, Andrea Novelli “ed ha contribuito ai lavori di produzione delle raccomandazioni cliniche con la partecipazione attiva di numerosi esperti sia dell’area sanitaria, sia del mondo della scuola e con il contributo di genitori di ragazzi con DSA e di persone dislessiche. Fa parte della nostra mission migliorare la qualità di vita dei bambini e delle persone con DSA, a cominciare proprio dall’individuazione precoce del disturbo, dall’iter diagnostico, e dalla riabilitazione. Le nuove Linee Guida sono un importante passo in avanti in questa direzione”.
Fonte AID