All’esame si devono rispettare delle procedure formali che nelle verifiche in corso d’anno possono essere ignorate e non sempre quello che è stato scritto nel PDP si può applicare.
Le prove d’esame sono documenti che vanno conservati e hanno valore legale, esattametne come non si può scrivere un contratto o un testamento con una penna cancellabile, non si può fare con un compito d’esame che potrebbe essere successivamente modificato per favorire o sfavorire un candidato.
Molti diranno che queste cose non succedono, ma la regola vale lo stesso.
Se fosse l’esame di un concorso pubblico sarebbe fuori discussione.
Una soluzione al problema sarebbe far usare allo studente un PC così che possa correggere ogni volta che vuole, ma alla consegna il documento verrà stampato e non sarà più possibile una modifica.
Oppure si può far usare la penna cancellabile allo studente poi alla consegna fotocopiare la prova in modo da avere una copia non modificabile conforme all’originale, per eliminare ogni timore di manomissione.
Ma il dirigente e il deve accettare questa modalità.
La possibilità di connettersi a internet è esclusa categoricamente all’esame di stato del 2° ciclo ma non esiste una norma analoga per il 1° ciclo per cui decide la commissione.
L’esame degli alunni con disabilità può essere personalizzato liberamente in base al PEI, anche rispetto alle modalità di somministrazione, e se un ragazzo ha sempre tradotto con Google Translate (che per alcuni alunni può costituire comunque un traguardo di tutto rispetto) è possibile per lui farlo anche all’esame.
Sì, è possibile ma negli ultimi anni è diventato sempre più difficile, le scuole non negano a priori il suo utilizzo, ma rifiutano che vengano usati i computer personali e preferiscono che siano utilizzati quelli della scuola, non capendo che ogni PC diventa uno strumento del tutto personale allo studente, che lo organizza come meglio gli si addice e addirittura ci sono diversi programmi che permettono di personalizzare l’interfaccia grafica, quindi lo studente usando uno strumento non suo si troverà comunque in difficoltà.
Il motivo di questa resistenza da parte della scuola sull’uso del PC personaale è per la “paura” che all’interno ci siano dei file che il candidato possa consultare, cosa che dal mio punto di vista trovo assurda, perchè, come prima cosa visto che i candidati possono liberamente consultare mappe, tabelle e formulari, non capisco perchè possono farlo in formato cartaceo ma non in formato digitale, poi per quanto riguarda gli eventuali lilbri digitali, che possano essere all’interno del PC, non credo che anche se il candidato li avesse si metterebbe a consultarli visto che ha una difficoltà di lettura considerevole, comprovata da una certificazione clinica, ma questa è una mia personalissima opinione.
Comunque, considerato tutto, il MIUR stesso da delle indicazioni sul come utilizzare il PC personale degli studenti nelle FAQper gli esami di Stato:
si può lasciare il computer in consegna a scuola in modo che la commissione, con l’ausilio del personale tecnico della scuola, possa accertare che tale computer contenga solo il sistema operativo e i programmi e i software necessari allo svolgimento della prova stessa. In alternativa per evitare di dover cancellare cose che poi potranno servire (non negli esami), la cosa più semplice è chiedere se può essere accettabile creare un nuovo utente con accesso solo al sistema operativo, e non ai documenti, e bloccare con una password l’utente principale che conoscerà solo la commission che sarà poi comunicata allo studente alla fine dell’esame.
Fino a qualche anno fa sul sito del MIUR c’era una lettera di richiesta per l’utilizzo del computer , proprio a testimonianza che si poteva utilizzare (modulo)–> purtroppo però da quando hanno rifatto il sito questa lettera non è stata più reinserita (io la usai per mia figlia) qui trovate una copia se dovesse servirvi Modulo richiesta per uso pc personale agli esami di stato redatto dal MIUR (QUA trovate la stessa lettera in forma editabile).
Per l’esame di maturità, non ci può essere la connessione ad internet, è espressamente vietato dalla normativa
Gli studenti con BES che non rientrano nelle leggi 170/10 e 104/92, il Ministero li divide in 2 sottoclassi:
studenti che hanno un PDPbasato su una certificazione clinica
studenti che hanno un PDP MA SENZA UNA certificazione clinica ( possono essere ad esempio ragazzi appena giunti in Italia, ragazzi che hanno problematiche familiari, problematiche di altro genere)
ESAMI DI FINE I° CICLO
Per gli studenti che hanno in PDP basato su una certificazione clinica agli esami potranno usufruire di tutti gli strumenti compensativi previsti nel loro PDP.
Per gli studenti che non hanno una ceretificazione clinica agli esami non potranno usufruire di nessuno degli strumenti previsti nei loro PDP.
Questo perchè E’ ancora in vigore la nota 5772 del 2019 pag 2 che dice: «Per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) che non rientrano nelle tutele della legge n. 104/1992 e della legge n. 170/2010, ma sono comunque in possesso di una certificazione clinica, non sono previste misure dispensative – peraltro non contemplate nemmeno dalla previgente normativa – ma possono essere utilizzati strumenti compensativi qualora sia stato redatto un PDP che ne preveda l’utilizzo, se funzionali allo svolgimento della prova assegnata.»
Ci vuole quindi una certificazione clinica.
Si sperava che questa disposizione fosse corretta, come ha fatto INVALSI (che aveva una limitazione analoga e nell’anno 2024 l’ha tolta) o come è previsto nell’OM degli esami del secondo ciclo dove da anni si possono applicare le personalizzazioni ai candidati con altri BES anche senza certificazione a anche senza PDP.
Purtroppo ad oggi non è cambiato nulla.
ESAMI DI II° CICLO
ALLE SUPERIORI LA COSA CAMBIA…
La normativa nel II ciclo non fa più distinzioni fra PDP basati su certificazioni clinica o no, tutti gli studenti con un PDP possono usare gli strumenti compensativi agli esami di maturità.
Tre novità introdotte nell’a.s. 2023/24 per chi frequenta il triennio della scuola secondaria di II grado.
1ª novità
Entro la fine dell’anno scolastico gli studenti dovranno compilare un E-portfolio personale su una piattaforma che sarà attivata dal Ministero.
Di cosa si tratta?
Sarà un Port-folio digitale, suddiviso in 4 sezioni in cui si dovrà documentare:
il percorso di studi compiuti, anche tramite attività che ne documentino la personalizzazione;
lo sviluppo documentato delle competenze in prospettiva del proprio personale progetto di vita culturale e professionale. In tale spazio possono essere riportate, ad esempio, anche le competenze sviluppate in attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati con fondi europei o, per gli studenti della secondaria di II grado, dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO);
le riflessioni in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa sul percorso svolto e, soprattutto, sulle sue prospettive;
la scelta di almeno un prodotto riconosciuto dallo studente come il proprio “capolavoro”, cioè si dovrà caricare il prodotto che in quell’anno scolastico meglio lo rappresenta, può essere di qualsiasi tipologia, anche realizzato fuori dalla scuola, che sarà rappresentativo dei progressi fatti, delle competenze raggiunte, in ambito culturale, artistico, sportivo, artistico, scientifico, di volontariato (attenzione, non è un compito in più da fare, ma impleca un’attenta riflessione su cioò che si è fatto durante l’anno).
2ª novità
Gli studenti avranno un DOCENTE TUTOR che li seguirà in questo lavoro e sarà il loro riferimento non solo per la compilazione del E-portfolio, ma anche per le scelte di orientamento universitarie.
Ogni docente tutor seguirà più studenti, circa 30/50, in base alle necessità della scuola.
3ª novità
Saranno previsti dei moduli di orientamento della durata di 30 ore per il triennio della secondaria di secondo grado e sono curriculari non saranno ore aggiuntive al consueto monte orario.
In cosa consistono?
Ogni modulo prevede degli apprendimenti personalizzati che verranno registrati sul E-portfolio digitale.
Ogni scuola lavorerà in modo diverso, valorizzera le esperienze, le attività progettuali, i PCTO, la didattica, allo scopo di realizzare dei percorsi che saranno personalizzabili volti alla riflessione in chiave di orientamento.
La scuola ad inizio anno comunicherà i nominiativi dei docenti tutor assegnati ad ogni studente, e poi gradualemtne saranno date tutte le indicazioni necessarie.
Per dare attuazione alla riforma, il Ministero dell’istruzione e del merito ha adottato, con DM n. 328/2022, le Linee guida per l’orientamento.
Per gli studenti con disabilità come funziona l’e-portfolio?
Poiché le norme ministeriali in materia ignorano del tutto gli studenti con disabilità, è difficile dare una risposta basata su dati certi.
Nessuno può obbligare qualcuno a fare cose che non è in grado di fare e penso che in ogni caso la questione vada gestita con flessibilità e buon senso.
Da qual che si capisce questo e-portfolio è collegato al curriculum che si rilascia all’esame di Stato e che, almeno in questo caso, è stato chiarito che essendo associato al diploma non si rilascia gli studenti che conseguono l’attestato.
Il capolavoro
E’ un “prodotto” di qualsiasi tipo che lo studente può selezionare o creare perché lo ritiene rappresentativo di quelli che sono stati i suoi progressi nell’ambito scolastico.
Ad ogni studente viene richiesto di inserirne allmeno 1 per ogni anno scolastico e fino ad un massimo di 3.
Per inserirlo nell’E-portfolio si dovrà accedere alla piattaforma UNICA e selezionare “AGGIUNGI CAPOLAVORO” e seguire le istruzioni che verrano date.
Il capolavoro per essere caricato sulla piattaforma deve essere in formato PDF, poi per l’esposizione nel colloquio orale si possono usare altri formati (Canva, PowerPoint, Video, altro).
Massima grandezza del file da inserire è 5MB, se fosse più grande deve essere compresso, ci sono diversi siti che offrono questo servizio gratuitamente.
A COSA SERVE IL CAPOLAVORO?
Per mettere il luce le capacità dello studente in modo concreto e tangibile
Perchè contribuisce all’ottenimento di PUNTI BONUS utili per l’esame di maturità
ATTIVITA’ CHE SI POSSONO USARE COME CAPOLAVORO
Può esserre qualsiasi cosa che ha arricchito in qualche modo lo studente e dato delle competenze in più, dalle attività scolastiche a quelle extra-scolastiche.
Per le attività scolastiche
le uscite didattiche
laboratori fatti durante l’anno
tavole o temi che sono particolarmente piaciuti e che hanno dato tante competenze
attività di PCTO
si è aiutato un compagno a recuperare una materia
Per le attività extra-scolastiche
Per uno studente atleta lo sport
Qualcosa fatto durante l’anno ad esempio poesie, attività teatrali
Lavoro estivo
attività di animatore/trice nei Grest degli oratorio
attività di volontariato
esperienze scout
Attività svolte nell’ambito universatario che vorrà intrapendere
ATTENZIONE: evidenziare gli obiettivi e le competenze che queste attività hanno fornito.
Il docente Tutor darà tutte le indicazioni che serviranno.