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I ragazzi dislessici e le e lingue straniere

girlAdattare l’insegnamento della lingua per la presenza di dislessici in classe non significa limitare i contenuti ma piuttosto utilizzare strategie diverse che, pur mirate al soddisfacimento delle esigenze degli studenti linguisticamente più deboli, potenziano le abilità di tutto il gruppo classe.
Per procedere alla identificazione delle strategie più efficaci è necessario tenere presente che molti studenti potenzialmente dislessici non sono diagnosticati ma semplicemente etichettati come distratti, pigri o svogliati e che questo disordine si manifesta in alunni con un grado di intelligenza spesso superiore alla norma in aree diverse da quella linguistica. Va ricordato che le differenze tra una persona dislessica ed una non dislessica si manifestano principalmente nell’apprendimento dell’abilità della lettura e della scrittura e che tali differenze non sono particolarmente visibili; infine l’invisibilità del problema può essere acuita dalle caratteristiche fonologiche dell’italiano.
Considerando la situazione nel nostro paese, è molto importante leggere e valutare i diversi suggerimenti dei ricercatori di altri paesi, in particolare di lingua inglese, ed adattare tali idee alle concrete e diverse necessità degli studenti che incontriamo nella realtà delle nostre classi. Ricordiamo che, ad esempio, nei paesi di lingua inglese l’incidenza di dislessici è di quasi il venti per cento della popolazione e le difficoltà che gli studenti anglofoni incontrano già nella lingua madre sono marcate.
fonte: Rossela Grenci
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Ho ritrovato questa risposta del Prof. Ademario Lo Brano. Era un fantastico insegnante della lingua inglese. La copio perchè altri colleghi e genitori possano capire quanto è ancora vero. La risposta era del 2010 LEGGI
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Per ulteriori Info
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Insegnanti: Cosa è bene sapere

STRATEGIE DIDATTICHE PER ALUNNI DISLESSICI

Come aiutare un alunno con DSA (disturbi specifici di apprendimento)
Perchè è difficile prendere appunti
Registrare le lezioni e le interrogazioni: è legale
Copiare alla lavagna; quanto può essere difficile
Scrivere sotto dettatura; perchè evitare
Come legge un Dislessico
Linee guida x insegnanti legge 170

Tutto quello che bisogna sapere sul PDP (Piano Didattico Personalizzato)
Più tempo per le verifiche
Un dottore americano cerca di far capire cosa prova un dislessico, e cerca di spiegare ai docenti e ai famigliari, gli errori da non fare UTILISSIMO!!!Insegnare a studenti con dislessia all’interno dei vari gradi e ordini scolastici è una sfida
I ragazzi dislessici e le e lingue straniere
Insegnamento e apprendimento delle lingue straniere e DSA documento AID
Sono strumenti compensativi da utilizzare agli esami le prove equipollenti ma diversificate nella forma? (lingue straniere)
Strategie didattiche per gli studenti dislessici
Cosa devono fare i docenti per la dislessia/disortografia/disgrafia/disprassia/visuo spaziale/disnomia. Lingue straniere
Le linee guida per la leggibilità
GUIDA-LETTURA-DIAGNOSI-DSA
Capire o non capire la matematica e la geometria
Guida PDP gennaio 2010 comitato scuola AID
DIScalculia o DISlessia con difficoltà matematiche
Alunni speciali NON SOLO dislessia
La valutazione didattica dei ragazzi con DSA di Guido Dell’Acqua del MIUR (Parma 20-04-16)

Cosa significa compensare uno scritto deficitario con l’orale

Risposta MIUR del dott. Guido Dell’Acqua sulla stesura del PDP

Chiarimenti del MIUR (dott. guido dell’Acqua) circa il recupero dei debiti formativi e del programma da studiare per gli esami di riparazione

 

 

 

Genitori e Insegnanti – informazioni

Fac-simile di lettere comunicazione famiglia-scuola
Per quei genitori che hanno ricevuto da poco la diagnosi del proprio figlio e non sanno come muoversi….
Cosa fare i primi giorni di scuola
Come spiegare ai bambini cosa sono i DISTURBI DI APPRENDIMENTO
Come organizzarsi per la scuola
Indennità di frequenza (un aiuto alle famiglie)
Come conservare le mappe, tabelle e formulari
Libri delle regole per ogni disciplina da portare sempre con se
Come deve essere il COMPUTER da portare a SCUOLA
Primi programmi da mettere nel PC per chi lo vuole usare a scuola per via esclusiva
Organizzare i libri digitali (in PDF aperto) all’interno del PC
Tutto quello che bisogna sapere sul PDP (Piano Didattico Personalizzato) 
Tutto quello che bisogna sapere sul PEI (Piano didattico Personalizzato)
Tutto quello che bisogna sapere sul GLO 
Valutazione dei ragazzi con DSA 
La valutazione didattica dei ragazzi con DSA e didattica inclusiva (slide dott. Guido Dell’Acqua)
La grande responsabilità dei voti
Un ragazzo con DSA ha un QI nella norma o superiore
Come aiutare un alunno con DSA (disturbi specifici di apprendimento)
Il convegno del Dott. Dell’Acqua (tenuto a Parma il 20 aprile 2016) spezzettato punto per punto
Contributo “volontario” e tasse scolastiche
Per inadempienze al PDP da parte degli insegnanti va fatta comunicazione scritta al preside e al referente regionale. Nulla ottenendo si passa al referente MIUR  Elenco referenti regionali
Elenco garanti per l’infanzia e l’adolescenza
Elenco referenti regionali disabilità e DSA
Piccolo Elenco di Tutor DSA e esperti dell’età evolutiva
Detrazione ai fini IPERF pari al 19% delle spese sostenute, a partire dall’anno 2018 Agevolazioni fiscali su acquisto di strumenti compensativi per persone con DSA
Detraibilità e Deducibilità per ragazzi con legge 104
Guida su come attivare la sintesi vocale già presente sui dispositivi Android
Alcuni strumenti compensati divisi per le diverse discipline
Come devono essere strutturate le verifiche
Un alunno DSA può essere bocciato?
 
 
 

 

La grande responsabilità dei voti

Ci sentiamo spesso dire che il voto non rappresenta quel ragazzo, ma la sua prestazione in una materia.

Che il voto non è importante, che il voto tanto non incide sul futuro scolastico.

Che molti altri avevano voti bassi, eppure nella vita si sono realizzati. 

Realmente è così, eppure…
Eppure rischia di non essere così per il ragazzo. 

I ragazzi hanno delle emozioni amplificate, poco raziocinanti, comprendono meglio un numero che una spiegazione.

Il ragazzo alle volte si “sente quel voto”, e più è basso e più sente il vuoto di tutto quel voto.

Il vuoto nella voce della madre che gli dice “sei stato -lo stesso- bravissimo!”; il vuoto attorno a sè mentre i compagni più bravi si scambiano le pagelle.

Quel vuoto emotivo dei complimenti e delle piccole feste che non avrà mai.

E con cosa lo riempie questo vuoto?

Dipende, forse con rabbia, o con menefreghismo, altri con impegno, ma sicuramente lo dovrà riempiere.

Il più frequente e pericoloso modo è quando il ragazzo riempie questo vuoto con l’identità del “io NON sono quello bravo a scuola”.
In quel “NON” si rischia di generalizzare tutto se stessi: l’autostima, le amicizie, lo sport, le relazioni.

Questo è un messaggio per tutti, ma soprattutto per i genitori i cui figli hanno preso dei voti molto bassi rispetto all’impegno: non prendetevi la colpa.

Perchè non c’è nessuna colpa da prendersi.

State vicino ai vostri figli, fategli capire che a voi importa COSA sanno fare, in COSA sono bravi, di quello di cui PARLANO, e COME la pensano.

Dategli un’identità diversa del “NON-bravo”, dategli quella del Sapiente o del’Abile in ciò in cui sono bravi.

Pure se si trattasse di essere esperti nello smontare sempre lo stesso gioco o conoscere un solo libro.

Buona giornata.