Se vi piacciono le mappe concettuali contenute in questo sito e vi piacerebbe averle tutte,
MA SENZA FILIGRANA CENTRALE basta fare una donazione per uno di questi “pacchetti”:
Se vi piacciono le mappe concettuali contenute in questo sito e vi piacerebbe averle tutte,
Questo conflitto in cui siamo, ora. Ne ho bisogno. Ho bisogno di questa lotta.
Non te lo posso dire perché non ho il lessico per farlo e comunque non avrebbe senso quello che direi.
Ma ho bisogno di questa lotta. Disperatamente.
Ho bisogno di odiarti ora, e ho bisogno che tu sopravviva a questo odio.
Ho bisogno che tu sopravviva al mio odiare te, e al tuo odiare me. Ho bisogno di questo conflitto anche se pure io lo detesto.
Non importa neanche su cosa stiamo litigando: l’ora di rientro a casa, i compiti, i panni sporchi, la mia stanza incasinata, uscire, restare a casa, andare via di casa, vivere in famiglia, ragazzo, ragazza, non avere amici, avere cattivi amici.
Non importa.
Ho bisogno di lottare con te su queste cose e ho bisogno che tu lo faccia con me.
Ho disperatamente bisogno che tu mantenga l’altro capo della corda.
Che ti ci aggrappi forte mentre io strattono il capo dalla mia parte, mentre cerco di trovare appigli per vivere questo mondo nuovo cui sento di affacciarmi. Prima sapevo chi fossi io, chi fossi tu, chi fossimo noi.
Ma ora, non lo so più.
In questo momento sto cercando i miei confini, e a volte riesco a trovarli solo quando tiro questa fune.
Quando spingo tutto quello che conoscevo al suo limite.
Allora io mi sento di esistere, e per un minuto riesco a respirare.
E lo so che ti manca tantissimo il bambino dolce che ero.
Lo so, perché manca anche a me quel bambino, e a volte questa nostalgia è quello che rende tutto doloroso per me al momento.
Ho bisogno di questa lotta e ho bisogno di vedere che, non importa quanto tremendi o esagerati i miei sentimenti siano, non distruggeranno me, né te. Ho bisogno che tu mi ami anche quando sono pessimo, anche quando sembra che io non ti ami. Ho bisogno che tu ami te stesso, e me, che tu ci ami entrambi e per conto di tutti e due.
Lo so che fa male essere antipatici, avere etichette di quello marcio.
Anche io provo la stessa cosa dentro, ma ho bisogno che tu lo tolleri, e che ti faccia aiutare da altri adulti per farlo.
Perché io non posso in questo momento.
Se vuoi stare insieme ai tuoi amici adulti e fare un “gruppo-di-mutuo-supporto-per-sopravvivere-al-tuo-adolescente”, fa’ pure.
O parlare di me alle mie spalle, non ho problemi.
Basta che non rinunci a me, che non rinunci a questo conflitto. Ne ho bisogno.
Questo è il conflitto che mi insegnerà che la mia ombra non è più grande della mia luce. Questo è il conflitto che mi insegnerà che i sentimenti negativi non significano la fine di una relazione. Questo è il conflitto che mi insegnerà come ascoltare me stesso, anche quando sono una delusione per gli altri.
E questo conflitto particolare, finirà. Come ogni tempesta, sarà spazzata via.
E io dimenticherò, e tu dimenticherai.
E poi tornerà da capo.
E io avrò bisogno che tu regga la corda di nuovo. Di nuovo e di nuovo, per anni.
Lo so che non c’è nulla di intrinsecamente soddisfacente in questa situazione per te. Lo so che probabilmente non ti ringrazierò mai per questo, o neanche te ne darò credito. Anzi probabilmente ti criticherò per tutto questo duro lavoro.
Sembrerà che niente che tu faccia sia mai abbastanza.
Eppure, io faccio affidamento interamente sulla tua capacità di restare in questo conflitto.
Non importa quanto io polemizzi, non importa quanto io mi lamenti. Non importa quanto mi chiuda in silenzio.
Per favore, resta dall’altro capo della fune. E lo so che stai facendo il lavoro più importante che qualcuno possa mai fare per me in questo momento.
Con amore, il tuo teenager
Fonte: http://scuola.italia4all.it
“La dislessia non è una disabilità, è solamente un altro modo di pensare…un percorso diverso attraverso cui realizzare i propri sogni”.
Con queste parole semplici ma importanti Mika si è rivolto pochi giorni fa ai ragazzi del Giffoni Film Festival.
In numerose interviste il cantautore ed ex giudice di x-factor ha parlato della propria dislessia, descrivendone le difficoltà ma anche spiegando come la musica, l’affetto delle persone vicine e il costruire “mappe concettuali” lo abbiano aiutato a superarle.
Proprio per essere diventato un punto di riferimento per le ragazze e i ragazzi con DSA, l’Associazione Italiana Dislessia, su proposta del coordinamento regionale del Friuli Venezia Giulia, ha deciso di conferire a Mika il titolo di “Ambasciatore AID”, con le seguenti motivazioni:
per aver parlato della propria dislessia come di una caratteristica personale e non come di una malattia
per aver incoraggiato e motivato i ragazzi dislessici
per aver affrontato il tema del bullismo nelle sue canzoni
per aver dimostrato che nonostante gli ostacoli, sia possibile raggiungere obiettivi importanti
A consegnare targa e attestato al cantante è stata una rappresentanza di giovani del coordinamento regionale Friuli, in occasione del suo concerto in Piazza dell’Unità a Trieste, lo scorso 28 luglio.
Dopo aver rotto il ghiaccio con i ragazzi, ammutoliti dall’emozione (“l’incontro con i fans più silenzioso di sempre”, ha scherzato) Mika li ha ringraziati per il titolo, senza nascondere un po’ di commozione, e si è concesso a foto e autografi.
L’Associazione Italiana Dislessia ringrazia il Comune di Trieste per aver reso possibile questo incontro, che ha un importante valore simbolico per tutti i ragazzi con DSA.
fonte AID