Cosa significa compensare uno scritto deficitario con l’orale

La verifica orale di compensazione è cosa ben diversa da una interrogazione di recupero, dovrebbe verificare SOLO le domande o gli esercizi della verifica scritta non corretti, perché deve andare a verificare se la valutazione negativa dello scritto  è dovuto a una mancanza di conoscenza del ragazzo, o se c’è stato un problema legato alla neuro divergenza (cattiva comprensione del testo, deficit di memoria, ecc…), il voto orale, in questo modo, va a sostituire il voto della domanda o dell’esercizio deficitario, dopo di che fra gli esercizi svolti bene nella verifica scritta e quelli svolti durante l’orale il docente ha tutti i dati per valutare correttamente lo studente (non si fa la media).

Proprio per questo la compensazione orale va fatta a pochi giorni dalla verifica scritta, se passano troppi giorni non è più una compensazione ma un recupero.

Molti docenti non usano questo criterio ma fanno una tradizionale interrogazione di recupero cosa assolutamente ERRATA.

COME SI DOVREBBE FARE LA COMPENSAZIONE ORALE

Esempio:

1) Per la verifica scritta ci sono da svolgere 15 esercizi/domande

2) Il ragazzo svolge correttamente 7 esercizi, 5 sono errati e 3 non li svolge

3) L’insegnante corregge VALUTANDO PROCEDURA E CONTENUTI E NON LA FORMA.

4) L’insegnante comunica allo studente gli argomenti degli esercizi errati  o non svolti (l’insegnante non può sapere se non li ha svolti perchè non sapeva farli o per mancanza di tempo) e concorda con lo studente una VERIFICA DI COMPENSAZIONE ENTRO MASSIMO UNA SETTIMANA

5) Il ragazzo svolge l’interrogazione SOLO sulle parti di verifica che non erano state svolte o che non erano corrette

6) L’insegnante costruisce il voto valutando globalmente  NON FARÀ LA MEDIA MATEMATICA DEL VOTO,  lo studente ha svolto la verifica una parte per iscritto e una parte per orale MA RIMANE LA STESSA VERIFICA.

La compensazione orale il testo della legge 170/10 non la nomina proprio , il suo decreto attuativo DL 5669/11 nemmeno, ma la si  può trovare nelle Linee guida allegate a quest’ultimo  (4.3.2 a pag 19):
“Per quanto concerne le misure dispensative, oltre a tempi più lunghi per le verifiche scritte o a una quantità minore di esercizi, gli alunni con disgrafia e disortografia sono dispensati dalla valutazione della correttezza della scrittura e, anche sulla base della gravità del disturbo, possono accompagnare o integrare la prova scritta con una prova orale attinente ai medesimi contenuti.”

Il significato delle parole “accompagnare” o “integrare”lo fornisce il vocabolario:

integrare = completare, rendere intero o perfetto, supplendo a ciò che manca o aggiungendo quanto è utile e necessario per una maggiore validità, efficienza, funzionalità.

Quindi come fare quando un insegnante la intende come una interrogazione di recupero e vuole fare la media?

Bisogna parlarci e cercare di farglielo capire, potete usare anche il video sotto che è un estratto del convegno tenuto a Parma dal prof. Guido dell’Acqua, del Ufficio IV (Disabilità DSA e integrazione alunni stranieri), il 20/04/2016, dove cerca di spiegare agli insegnanti come deve essere fatta correttamente la compensazione orale

 
 
Questa è una trascrizione delle esatte parole, nel caso qualcuno avesse bisogno di stamparle e portarle a scuola
 
Immagine
Qua il filmato per intero e le slide

E ancora:

Sostituzione dello scritto con l’orale per chi ha dei DSA?

 

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