Docenti di sostegno denunciano: “Inaccettabile negare il nostro supporto agli alunni durante le verifiche

Fonte: Orizzonte scuola

Il Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno interviene con fermezza sulla questione del supporto durante le verifiche scolastiche. Giuseppe Argiolas, Presidente Nazionale del CIIS, in una nota, denuncia come la negazione dell’attività di supporto dei docenti di sostegno durante le verifiche orali, scritte e pratiche rappresenti una grave violazione dei principi di inclusione scolastica.

“La presa in carico degli alunni del gruppo classe da parte dei docenti di sostegno costituisce un aspetto fondamentale ed inderogabile per la piena attività d’inclusione e d’integrazione”, afferma Argiolas, richiamando i principi costituzionali.

Il valore sociale dell’insegnante di sostegno secondo la giurisprudenza

Il Presidente del CIIS ricorda quanto stabilito dal Consiglio di Stato nella sentenza n° 2023/2017, evidenziando che “l’attività degli insegnanti di sostegno comporta evidenti vantaggi non solo per i disabili, ma anche per le famiglie e per la società nel suo complesso”. L’inserimento e l’integrazione nella scuola con l’ausilio dell’insegnante di sostegno evitano la segregazione e l’isolamento, riducendo oneri umani ed economici potenzialmente insostenibili per le famiglie e favorendo il recupero e la socializzazione degli studenti con disabilità.

Competenze condivise e responsabilità collegiale

Argiolas sottolinea con decisione che “il docente su posto comune non può in alcun modo sostenere la tesi dell’esclusiva competenza in ordine alla programmazione didattica-educativa, alla verifica degli obiettivi inseriti nel PEI e alla valutazione delle competenze”. Richiamando la sentenza n° 585/2018 del Consiglio di Stato, ribadisce che l’assegnazione di un insegnante di sostegno costituisce un diritto soggettivo dell’alunno con disabilità, da calibrare sulle specifiche difficoltà di apprendimento.

Il Presidente conclude evidenziando come le linee d’indirizzo dei dirigenti scolastici debbano necessariamente confermare la piena condivisione delle attività programmatiche previste nel PTOF, rispettando le norme a tutela delle persone con disabilità. “La formazione continua del personale docente risulta essere funzionale alla piena riuscita del progetto di vita di tutti gli alunni“, conclude Argiolas, sottolineando l’importanza di un approccio sistemico all’inclusione scolastica.

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