Il sei dislessico, cos’è?
Il sei dislessico è quella sufficienza che viene data al bambino/ragazzo con uno o più DSA perché supera la prova valutativa con gli strumenti compensativi.
Il ragionamento ERRATO che fanno alcuni insegnanti è, visto che lo studente ha sostenuto la verifica con gli strumenti e anche se la prova sarebbe da un voto più che positivo (7,8,9 o 10) proprio per l’utilizzo di quello strumento (previsto dalla normativa e dal PDP), il suo voto sarà 6, perchè “non è giusto” nei confronti dei compagni di classe che non hanno utilizzato strumenti (ma che non hanno neanche le medesime neurodivergenze).
Capite bene che un ragionamento del genere non sta né in cielo né in terra, non è corretto né sul piano etico, né sul piano normativo (legge 170/10 e DM 5669/11 e linee guida allegate).
Facciamo un esempio di paragone:
se un bambino miope supera una verifica, non gli si mette 6 perché l’ha superata utilizzando uno strumento che compensa la mancanza di vista, gli occhiali.
Gli strumenti compensativi per i ragazzi con DSA compensano una abilità deficitaria dello studente mettendolo sullo stesso piano degli altri, non sono dei facilitatori.
Nei disturbi specifici dell’apprendimento abbiamo una variabile in più, perché utilizzando gli occhiali correggo la miopia sino a 10 decimi, mentre invece utilizzando gli strumenti compensativi, l’apprendimento non ha un limite, la conoscenza non ha un limite, MA INVECE VIENE LIMITATA LA MOTIVAZIONE CON UN VOTO INGIUSTO.
Quindi se uno studente con DSA utilizza gli strumenti compensativi e merita 8, 9 o 10 E’ GIUSTO che quel voto gli venga messo, anche perché quando merita un voto negativo gli viene messo con molta tranquillità, senza domandarsi se quel voto è dato da una non effettiva conoscenza dell’argomento, o da una verifica non strutturata correttamente secondo il profilo di funzionamento, o addirittura da una inadempienza del PDP.
Insieme agli importantissimi progetti sulla giustizia, sull’integrazione, sull’inclusione, facciamo le cose per bene dando ad ognuno il voto che merita, il più grande nemico dei ragazzi con DSA è la mancata consapevolezza di chi non li conosce.