La figura dell’insegnante di sostegno é stata prevista dalla Legge 104 1992 per bambini che hanno un handicap fisico, sensoriale o psichico (incluso il ritardo cognitivo).
I DSA non essendo un handicap di per sé, ma un Disturbo Specifico, non rientrano in questa categoria e sono, quindi, regolamentati da un’altra legge: la Legge 170/2010. Essa non prevede la figura dell’insegnante di sostegno per i bambini con DSA ma semplicemente delle misure “compensative” e “dispensative” che gli insegnanti di classe devono fornire.
……..
Si tratta di una risorsa preziosa per la classe perché anche gli altri bambini che ne sentano il bisogno possono giovare della sua presenza. Per quanto riguarda i bambini DSA, è importante ricordare che il loro profilo intellettivo è davvero diverso da bambino a bambino. Questo significa che, sebbene la diagnosi di DSA si effettui solo in presenza di un’intelligenza nella norma (concetto statistico), è possibile che ci siano dei bambini con delle fragilità che si aggiungono al disturbo specifico.
Propongo, quindi, di andare oltre alla funzione specifica per la quale l’insegnante di sostegno è stata pensata, cioé il supporto al bambino con disabilità, e di apprezzarne il senso più generale della sua funzione. Cogliere le potenzialità di tale figura per tutta la classe è sicuramente a vantaggio di tutti i bambini.
…….
Cliccare qua per leggere tutto l’articolo della dott.ssa Serena Costa