Mika “ambasciatore AID” per il sostegno ai ragazzi con DSA
“La dislessia non è una disabilità, è solamente un altro modo di pensare…un percorso diverso attraverso cui realizzare i propri sogni”.
Con queste parole semplici ma importanti Mika si è rivolto pochi giorni fa ai ragazzi del Giffoni Film Festival.
In numerose interviste il cantautore ed ex giudice di x-factor ha parlato della propria dislessia, descrivendone le difficoltà ma anche spiegando come la musica, l’affetto delle persone vicine e il costruire “mappe concettuali” lo abbiano aiutato a superarle.
Proprio per essere diventato un punto di riferimento per le ragazze e i ragazzi con DSA, l’Associazione Italiana Dislessia, su proposta del coordinamento regionale del Friuli Venezia Giulia, ha deciso di conferire a Mika il titolo di “Ambasciatore AID”, con le seguenti motivazioni:
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per aver parlato della propria dislessia come di una caratteristica personale e non come di una malattia
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per aver incoraggiato e motivato i ragazzi dislessici
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per aver affrontato il tema del bullismo nelle sue canzoni
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per aver dimostrato che nonostante gli ostacoli, sia possibile raggiungere obiettivi importanti
A consegnare targa e attestato al cantante è stata una rappresentanza di giovani del coordinamento regionale Friuli, in occasione del suo concerto in Piazza dell’Unità a Trieste, lo scorso 28 luglio.
Dopo aver rotto il ghiaccio con i ragazzi, ammutoliti dall’emozione (“l’incontro con i fans più silenzioso di sempre”, ha scherzato) Mika li ha ringraziati per il titolo, senza nascondere un po’ di commozione, e si è concesso a foto e autografi.
L’Associazione Italiana Dislessia ringrazia il Comune di Trieste per aver reso possibile questo incontro, che ha un importante valore simbolico per tutti i ragazzi con DSA.
fonte AID
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Intervista di Mika al Giffoni
Un bagno di folla ha atteso il noto cantante internazionale Mika ospite eccezionale del Festival “Giffoni Experience”.
Il cantante si è raccontato ad ampio raggio ed introducendo anche il suo progetto editoriale, un libro ancora incompiuto. Poi ha affrontato il tema dell’amore, quello per il teatro e la musica classica a cui vorrebbe far ritorno.
“Mi hanno chiesto tre volte di fare un film. – ha dichiarato il cantante – Ho sempre detto no. Qualche mese fa feci un provino, alla produzione è piaciuto, mi hanno mandato il mio screen-test ma non riesco a vederlo. Non so che “ca@@o” fare, non so che rispondere. Non so se farlo e poi se faccio schifo. Forse è per questo che faccio il mio show. ho fatto XFactor e mi piace ancora più ora che non lo faccio più, e in Italia sono bravi, ma è un format in cui la creatività è limitata. Dopo tre anni ho scelto di essere creativo: scrivere musica, fare sketch, ma fuori dal meccanismo del giudizio, del voto. Vedremo come andrà il programma tv, magari decido dopo lo show. È difficile decidere di fare una cosa che non hai mai fatto. Ma alla fine lo devi fare sempre nella vita”.
“Essere dislessico – ha continuato poi l’artista – non è una disabilità, ma un altro modo di pensare. L’importante è quello che c’è intorno a te. Io ho avuto un grande aiuto da una donna dolcissima: lei mi ha insegnato a fare tutto in maniera visuale. Ogni volta che ho un problema io disegno delle bolle e lì dentro scrivo le cose che devo fare: così mi organizzo, le ricordo, le imparo. E’ un metodo psicologico conosciuto, ormai. La scuola deve essere preparata a insegnare alle persone in diversi modi. Una ragazza cieca mi disse: ‘Non sono io disabile, siete voi che non siete adeguati al mio mondo’”.
Parlando della sua canzone“Over my Shoulder”, Mika ha dichiarato che è stato ispirato dalla sua vita scolastica: “La scuola per me è stata molto brutta: da una parte era bellissima, facevamo cultura e musica, ma era anche piena di ragazzi non altrettanto belli. Ero arrabbiato, ma ma ho usato la mia energia distruttiva per fare qualcosa di costruttivo”. Infine sul suo one man show (di quattro puntate) in autunno su Rai 2 ha detto: “In Rai tante regole, ma non sarà uno show ‘innocuo’”.
fonte: www.pupia.tv