Sii può accedere a Microsoft Office direttamente da tastiera e in maniera gratuita, ecco la sequenza dei tasti da eseguire:
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Vi dovrete registrare, e una volta fatto vi troverete all’inteerno delprogramma:
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Rispetto agli alunni con disabilità la novità principale riguarda la certificazione delle competenze in assolvimento dell’obbligo di istruzione, ossia al termine del secondo anno di scuola secondaria di secondo grado, che riporta ora la stessa indicazione che in precedenza, con il DM 742 del 2017, si applicava solo nel primo ciclo, che prevede la possibilità di integrare la certificazione con una nota esplicativa, ma non di personalizzare il modello.
Art. 4 c. 4: 4. Per gli studenti con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.
Pertanto adesso dovrebbero essere corrette anche le Linee Guida del DI 182 che per la sez. 10 danno indicazioni diverse per il primo e il secondo ciclo in base alla normativa in vigore quando sono state redatte.
Negli anni in cui è prevista la certificazione delle competenze la sezione 10 del PEI va sempre compilata. Se non è necessario nessuna integrazione del modello ministeriale basterà scriverlo.
Ricordo che fa parte del PEI che va approvato entro ottobre, non della verifica finale.
Nel primo ciclo non può essere modificato il modello della certificazione delle competenze ma può essere integrato, se necessario, da una relazione personalizzata in cui si spiega come rapportare gli enunciati ufficiali agli obiettivi del PEI.
Dice il DM 742 del 2017 art. 3 c. 2:
Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.
Se il modello di certificazione ufficiale risulta non compatibile con il PEI può essere redatto parzialmente, ma anche lasciato in bianco se necessario, motivando la scelta nelle annotazioni e definendo lì i livelli di competenza effettivamente rilevabili.
Spetta agli insegnanti in sede di scrutinio la redazione della certificazione delle competenze ma il GLO, nel PEI sezione 10, descriverà all’inizio dell’anno se o come redigere queste annotazioni.
Secondo il DL 62/17 art. 9 c. 2, la certificazione delle competenze è rilasciata al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione, quindi anche agli alunni che non si presentano all’esame e ricevono l’attestato dei crediti formativi.
Non si rilascia a quelli che non sono stati ammessi all’esame e ripeteranno l’anno perché per loro il primo ciclo di istruzione non è ancora terminato.
Prima si copia e si incolla il testo sul quaderno di LeggiXme e poi si clicca sul pulsante R (Riassumi):
Poi si seleziona il testo che vogliamo “rimanga” o che venga tolto e si blocca la scelta:
Poi si cancellano le parti non selezionate e si personalizza il testo aggiungendo qua e là parole legame, e il riassunto è pronto.
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
per alunni con DSA (o BES senza certificazione di DSA o legge 104).
Il PDP è previsto dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida la sua stesura è OBBLIGATORIA per tutti gli studenti con certificazione ai sensi della Legge 170.
È chiamato in questo modo il documento di programmazione con il quale la scuola definisce gli interventi che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità (in caso di disabilità, come è noto, il documento di programmazione si chiama PEI, Piano Didattico Individualizzato, ben diverso per contenuti e modalità di definizione).
Il MIUR ha anche forrnito dei modelli di PDP (anche se non sono vincolanti)
A meno la scuola non intenda che vada bene utilizzare TUTTI gli strumenti possibili e immaginabili (cosa che dubito fortemente).
Il PDP deve essere “Personalizzato”, seguendo il profilo di funzionamento dello studente (certificazione), quindi
per ogni disciplina si indicano nel dettaglio gli strumenti compensativi e dispensativi da utilizzare.
Evitare di approvare un PDP con su scritto che gli strumenti compensativi vengono usati a “discrezione del docente”, perchè il disturbo dello studente non è a discrezione del ragazzo, c’è sempre e gli strumenti vanno usati sempre (Legge 104/10 e il suo decreto attuativo DM 5669/11 con linee guida allegate).
Il PDP è un documento che deve essere scritto dagli insegnanti, seguendo le indicazione che l’equipe medica che ha redatto la certificazione e in base a ciò che hanno riscontrato durante i primi mesi di osservazione dello studente, LA NORMATIVA RACCOMANDA IL RACCORDO con la famiglia, secondo le LINEE GUIDA pag. 8, è inoltre “fondamentale il raccordo con la famiglia che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastica“, questo perchè è la famiglia che ha seguito il ragazzo anche nei corsi di studi precedenti, e sa quali strumenti e strategie possono essere efficaci e quali no, quindi può dare informazioni importanti, può essere coinvolto anche il ragazzo stesso, se sufficientemente grande.
Gli strumenti compensativi sono tutti gli strumenti didattici e tecnologici che sollevano lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
L’utilizzo di tali strumenti non è immediato quindi la scuola deve impegnarsi nell’aiutarlo ad usarli D.M. 5669 del 2011 art. 4 c. 4 dice che: «Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego degli opportuni strumenti compensativi, curando particolarmente l’acquisizione, da parte dell’alunno e dello studente con DSA, delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.»
Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.
Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura.
L’adozione delle misure dispensative, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione.
ATTENZIONE: evitare di approvare un PDP con su scritto che gli strumenti compensativi vengono usati a "discrezione del docente", perchè il disturbo dello studente non è a discrezione dello studente, c'è semprre.
Con l’approvazione del PDP non termina il dovere del docente che deve APPLICARE ciò che ha sottoscritto lungo tutto il periodo scolastico, il garante dell’applicazione è il Dirigente Scolastico.
La scuola può elaborare un PDP anche gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (senza certificazione di DSA o di legge 104) qualora lo ritenga necessario (Direttiva BES) Nota Miur 2563 del 2013 quindi la scuola in questi casi non ha obbligo di redigere il PDP, ma se lo fa poi è obbligata a rispettarlo.
Per la struttura del PDP per gli alunni con BES (senza tutela della legge 170) non esistono modelli ufficiali e neppure delle indicazioni sui contenuti, quindi ogni scuola lo redige come vuole.
Può capitare che copiando da un libro digitale si copi anche la “formattazione” del testo
In questi casi, invece di sistmeare il testo in maniera manuale LeggiXme lo fa per noi con un semplice tasto SISTEMA TESTO
e il testo è “sistemato