Rinnovo Certificazione di DSA: Perchè?

Rinnovo della certificazione DSA:  perché va fatto? Serve a qualcosa?  “…perché mi si chiede di rifare la certificazione?”
 
Domanda più che legittima, considerando che il rinnovo della certificazione implica nuove tribolazioni per reperire un appuntamento presso la ASL o il dover affrontare spese non piccole presso un centro privato autorizzato dalla ASL.
Tuttavia il rinnovo della certificazione ha una motivazione importante.
Cerchiamo di capire insieme qual è il motivo e a che cosa serve il rinnovo.
Come prima cosa si deve notare che la nuova valutazione riguarda solamente il livello degli apprendimenti .
Si tratta cioè di andare a vedere se le abilità in un determinato ambito (lettura o scrittura o calcolo) sono cambiate: sono migliorate o compensate, oppure, per l’aumento del carico di lavoro e della sua complessità sono diventate più deboli?
Gli eventuali cambiamenti che saranno registrati dalla nuova valutazione dovranno essere considerati nella nuova redazione del Pdp che deve essere compilato sulla base delle abilità e delle difficoltà dello studente.
Ecco allora che eventuali cambiamenti, in meglio o in peggio, delle abilità di apprendimento dello studente, implicano un cambiamento del Pdp.
Si considera utile un adeguamento della certificazione al cambio del ciclo scolastico oppure circa ogni tre anni.
 
In conclusione il rinnovo della certificazione serve alla scuola per aggiornare il Piano didattico Personalizzato dello studente, ed è quindi una verifica utile; ma si deve anche sottolineare che il rinnovo della certificazione può anche essere un momento importante per lo studente che può capire, dati alla mano, se ha compiuto dei passi in avanti oppure quali sono le sue difficoltà in quel momento.
 
E questo può rappresentare uno stimolo per la prosecuzione del cammino scolastico.
 

Concorsi pubblici: possibilità di svolgere la prova in modalità orale per i candidati con DSA

Approvato dalla Camera dei Deputati giovedì 5 agosto 2021: possibilità di svolgere le prove in modalità orale, utilizzare strumenti compensativi, usufruire di una maggiorazione di tempo. Concorsi pubblici: il Parlamento approva una norma che introduce tutele per i candidati con DSA

 

È legge, finalmente: le persone con DSA potranno presto usare gli strumenti compensativi nei concorsi pubblici indetti da Stato, Regioni, Comuni e dai loro enti strumentali. Il Parlamento italiano ha approvato una normativa che segna un passo fondamentale nella promozione dei diritti dei dislessici, in ambito lavorativo.

Nel  DL “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 recante misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”, varato il 5 agosto 2021 dalla Camera dei Deputati, è stata inserita infatti una norma che prevede per tutti i candidati con DSA nei concorsi pubblici la possibilità di svolgere la prova in modalità orale anziché scritta o di utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo, nonché di usufruire di una maggiorazione di tempo per completare le prove.

Tutte queste misure, in linea con quanto disposto dalla legge 170/2010, dovranno essere specificate esplicitamente nei relativi bandi di concorso.

Entro tre mesi dall’entrata in vigore del suddetto disegno di legge verranno definite le modalità attuative della norma, attraverso un decreto del Ministero della Pubblica Amministrazione, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

“Sono orgogliosa dell’approvazione di questa proposta della Lega per la parità concorsuale a persone con disturbi specifici dell’apprendimento, che consentirà l’inserimento lavorativo delle persone con DSA a partire dalle attività di selezione – ha commentato la Senatrice Valeria Alessandrini, prima firmataria dell’emendamento che ha introdotto la norma – In questo modo si eviterà qualsiasi forma di discriminazione e verranno assicurate condizioni di pari opportunità, mediante modalità di esecuzione di prove e colloqui che permettano di valorizzare le competenze a prescindere dalle aree di debolezza. Durante la mia attività di docente ho avuto modo di conoscere molti studenti con DSA, di riflettere sulle loro difficoltà e su quelle delle loro famiglie. Ho ritenuto quindi fondamentale proporre questo emendamento, al fine di garantire alle persone con DSA pari diritti nella partecipazione ai concorsi pubblici. L’introduzione di questo principio di equità avrà un impatto positivo sulla vita di tanti cittadini”.  

“Siamo molto soddisfatti per questo importante traguardo – ha dichiarato il presidente di AID, Andrea NovelliCome associazionecontinueremo a impegnarci nei rapporti con le istituzioni affinché vengano introdotti ulteriori provvedimenti che garantiscano la piena inclusione delle persone con DSA anche in età adulta: dall’università, alla patente di guida, all’inserimento lavorativo e alla crescita professionale, sia nel settore pubblico sia nel settore privato. Per la nostra associazione questa è una battaglia di civiltà, determinante per il futuro di milioni di persone con disturbi specifici dell’apprendimento”.

In particolare l’associazione continuerà ad adoperarsi attivamente per l’approvazione del Disegno di Legge “Modifiche alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, e altre disposizioni per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi specifici di apprendimento” (link) che ha come prima firmataria la Senatrice del PD Anna Rossomando. Il progetto ha come principio generale il divieto di discriminare le persone con DSA sul posto di lavoro. Stabilisce l’inclusione di questi lavoratori nel settore pubblico e privato, assicurando loro l’uso di tutti gli strumenti necessari per lo svolgimento della professione, l’uso degli strumenti e tempo aggiuntivo anche negli esami per l’accesso agli Ordini professionali, nella carriera universitaria, nei test d’ingresso all’università, nelle selezioni per la progressione di carriera, nell’esame teorico della patente; la creazione di centri pubblici e privati (oggi gravemente carenti) su tutto il territorio nazionale per la certificazione diagnostica degli adulti, documento necessario per avere i benefici di legge, e tempi certi per il rinnovo della certificazione nell’arco della vita delle persone con DSA.

Fonte: AID

Formazione obbligatoria di 25 ore per i docenti in classi con alunni con diabilità: nessun esonero dal servizio.

Fonte:  Orizzonte Scuola

Il Ministero dell’istruzione pubblica il decreto numero 188 del 21 giugno 2021 relativo alla formazione del personale docente ai fini dell’inclusione degli alunni con disabilità, che attua quanto previsto dalla legge di Bilancio 2021. 10 milioni di euro sono infatti destinati alla formazione del personale docente non specializzato impegnato nelle classi con alunni con disabilità.

Gli interventi si articolano in unità formative, con un impegno complessivo pari a 25 ore, che potrà essere sviluppata in:

a. formazione in presenza e/o a distanza,
b. sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione,
c. lavoro in rete,
d. approfondimento personale e collegiale,
e. documentazione e forme di restituzione/rendicontazione,
f. progettazione.

Per ciascuna unità formativa sarà necessario garantire un minimo di 17 ore di formazione in presenza e/o a distanza (punto a) e 8 ore di approfondimenti, con le modalità di cui ai punti da b) a f).

La partecipazione alle attività formative è obbligatoria e non prevede esonero dal servizio.
Lo svolgimento delle attività formative è attestato dal Dirigente scolastico della scuola sede di servizio.

Decreto 188 del 21 giugno 2021 formazione decenti
Nota 27622-09-2021 Formazione inclusione

 

Si tratta di un corso dalla frequenza obbligatoria, che non prevede alcun esonero e a cui i maestri e professori dovranno partecipare per un minimo di 25 ore, suddivise nel seguente modo:

  • 17 ore di formazione, che può essere svolta in presenza, così come a distanza, in modo da permettere la partecipazione a tutti i docenti.
  • 8 ore dedicate ad approfondimenti, affrontati attraverso lavori di progettazione, sperimentazioni didattiche documentate, approfondimenti collegiali e personali, lavori in rete, documentazioni e forme di rendicontazione o restituzione.

Queste attività formative sono destinate al personale docente impegnato nelle classi con alunni con disabilità che non sono in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno. Una volta terminato il corso e ottenute le conoscenze necessarie, i docenti riceveranno un attestato di frequenza e di svolgimento delle attività formative da parte del dirigente scolastico del proprio istituto di servizio.

IL MONITORAGGIO QUALITATIVO

I percorsi formativi verranno anche valutati e monitorati qualitativamente da parte di un Comitato tecnico-scientifico nazionale, che si occuperà di coordinare e di supportare le attività formative.

Si tratta di un organo costituito a partire dalla Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico e che lavora in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali, all’interno dei quali troviamo specifici comitati tecnico-scientifici regionali

 

 

Come Modificare la spaziatura tra i caratteri in un testo

È possibile modificare la spaziatura tra i caratteri di testo per il testo selezionato o per determinati caratteri. È anche possibile espandere o comprimere un intero paragrafo per adattarlo e dargli l’aspetto desiderato.

Espandere o ridurre la spaziatura in modo uniforme tra tutti i caratteri selezionati

  1. Selezionare il testo che si desidera modificare.
  2. Nella scheda Home fare clic sull’icona di avvio della finestra di dialogo Carattere, quindi fare clic sulla scheda Avanzate.Nota: Se si usa Word 2007 la scheda è denominata Spaziatura tra i caratteri.
  3. Nella casella Spaziatura fare clic su Espansa o Ridotta e quindi specificare la quantità di spazio desiderata nella casella Di.

Applicare la crenatura ai caratteri di dimensioni superiori a quelle specificate

Con crenatura si riferisce al modo in cui viene regolata la spaziatura tra due caratteri specifici. L’idea è di ottenere un risultato migliore riducendo la spaziatura tra i caratteri che si adattano bene (ad esempio “A” e “V”) e aumentando la spaziatura tra i caratteri che non lo sono.

  1. Selezionare il testo che si desidera modificare.
  2. Nella scheda Home fare clic sull’icona di avvio della finestra di dialogo Carattere, quindi fare clic sulla scheda Avanzate.

    Nota: Se si usa Word 2007 la scheda è denominata Spaziatura tra i caratteri.

  3. Selezionare la casella Crenatura caratteri, quindi immettere la dimensione in punti nella casella punti e oltre.

Espandere o ridurre il testo orizzontalmente

Quando si ridimensiona il testo, si modificano le forme dei caratteri in base a percentuali. È possibile ridimensionare il testo espandendolo o comprimendo.

  1. Selezionare il testo da espandere o comprimere.
  2. Nella scheda Home fare clic sull’icona di avvio della finestra di dialogo Carattere, quindi fare clic sulla scheda Avanzate.

    Espandere o ridurre il testo orizzontalmente

    Quando si ridimensiona il testo, si modificano le forme dei caratteri in base a percentuali. È possibile ridimensionare il testo espandendolo o comprimendo.

    1. Selezionare il testo da espandere o comprimere.
    2. Nella scheda Home fare clic sull’icona di avvio della finestra di dialogo Carattere, quindi fare clic sulla scheda Avanzate.Nota: Se si usa Word 2007 la scheda è denominata Spaziatura tra i caratteri.
    3. Nella casella Proporzioni immettere la percentuale desiderata.

      Se si immette una percentuale superiore a 100%, il testo verrà esteso. Se si immette una percentuale inferiore a 100%, il testo verrà compresso.

 

 

Test Ingresso per Università anno 2021/2022 rinnovo diagnosi

Il Ministero dell’Università e della Ricerca, considerati i lunghi tempi di attesa per rinnovare le certificazioni di DSA necessarie per le tutele previste dalla legge 170 del 2010, ha prorogato la validità delle diagnosi di DSA e delle certificazioni di invalidità per le prove di ammissione ai corsi di laurea e laurea magistrale ad accesso programmato. La circolare è stata pubblicata lo scorso 30 Aprile 2021 e inviata, fra gli altri, alla Presidente della CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità).

OGGETTO: ammissione con riserva dei candidati con disabilità o DSA in possesso di certificazione non aggiornata- prove di ammissione ai corsi di laurea e laurea magistrale ad accesso programmato nazionale a.a. 2021/2022. Con riferimento alle misure adottate per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19, si rappresenta quanto segue.

l candidato con disabilità di cui alla legge n. 104/1992 o DSA di cui alla legge n. 170 del 2010 che, per l’a.a. 2021/2022, intende sostenere i test di accesso per i corsi di laurea ad accesso programmato nazionale, deve tempestivamente presentare all’Ateneo, come già previsto durante lo scorso anno accademico, la certificazione di invalidità o la certificazione per la diagnosi di DSA di cui alla legge n. 104 del 1992. Pertanto, visto il protrarsi della riduzione delle attività degli ambulatori del SSN ed al fine di evitare che il candidato possa trovarsi nell’impossibilità di richiedere la certificazione aggiornata e, conseguentemente, i tempi aggiuntivi, gli strumenti dispensativi e le misure compensative previste dalla normativa di riferimento, si invitano codesti Atenei ad ammettere le richieste dei candidati con disabilità o diagnosi di disturbi specifici di apprendimento (DSA) di cui alla legge n. 170/2010 seppur in possesso di certificazioni non recenti, con riserva di richiedere successivamente, non appena l’attività del SSN sarà pienamente ripristinata, l’integrazione della documentazione ivi prevista.

Si invitano codesti Atenei a dare seguito a quanto sopra indicato mediante adozione di ogni altra misura idonea ed opportuna al fine di garantire regolarmente ai candidati con disabilità o con DSA l’accesso alle prove di ammissione ai corsi di laurea di cui all’oggetto. La previsione suindicata sarà inserita, come già avvenuto lo scorso anno accademico, nei decreti modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato nazionale di imminente emanazione.

CIRCOLARE 30122 REG. 161978674

 

Sito di Supporto allo studio per Bambini e Ragazzi con BES