Fonte: Ansa
L’assistenza specialistica* scolastica per gli studenti con disabilità può essere garantita soltanto nei limiti delle risorse nella disponibilità degli enti locali.
Lo ha stabilito il Consiglio di Stato (sentenza 1798/2024) respingendo il ricorso di due genitori di un ragazzo con disabilità.
Il Consiglio di stato con questa sentenza applica rigorosamente la legge esistente (e non poteva fare altrimenti!) in particolare il Dlgs 66 del 2017 che dice che il GLO propone, non decide, le risorse necessarie per l’inclusione e che, all’art. 3 c. 5, dice che “gli enti locali provvedono ad assicurare il personale di assistenza* «nei limiti delle risorse disponibili” .
Pioggia di critiche alla sentenza, dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, alla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish) e al M5s.
“La pronuncia del Consiglio di Stato sull’assistenza agli studenti con disabilità – afferma Locatelli – dal mio punto di vista non è giusta, sono molto dispiaciuta e sono vicina alla famiglia che ha reagito per chiedere il rispetto dei diritti per il proprio figlio e sostegni più equi, purtroppo senza un buon esito. Si tratta – ha aggiunto – di una sentenza isolata di una sezione del Consiglio di stato. Mi auguro quindi che, a breve, lo stesso Consiglio di stato possa riunirsi in Adunanza Plenaria per dare una risposta univoca e giusta, anche alle tante situazioni pendenti, che valga per tutti gli studenti con disabilità, e che garantisca ad ognuno gli stessi diritti di partecipazione e di accompagnamento alla crescita dal punto di vista scolastico, sociale, civile e culturale nel nostro Paese”.
“La priorità deve essere quella di garantire l’inclusione, tutelare i diritti e valorizzare le competenze e i talenti di ogni persona, a partire dalla scuola e con tutti i dovuti sostegni – sottolinea la ministra-. La riforma sulla disabilità che stiamo attuando va in questa direzione e sono profondamente convinta che tutti, ognuno nel suo ruolo, dobbiamo contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone e delle famiglie”.
Di “duro colpo per i diritti degli studenti con disabilità” parla la Fish, secondo cui la sentenza “rischia di minare i diritti costituzionalmente garantiti e rappresenta un grave passo indietro nella tutela dei diritti fondamentali”, in primis “negando il diritto all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione, che nella sentenza è declassato ad un semplice interesse legittimo, subordinato alle disponibilità di bilancio degli enti locali.
Questo contrasta apertamente con la giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale, tra cui la sentenza n. 275/16″.
Il pronunciamento del Consiglio di Stato, afferma Gilda Sportiello, deputata del M5s e componente della commissione Affari sociali, “lascia l’amaro in bocca e ricorda ancora una volta quanto sia importante e non più rinviabile l’intervento dello Stato che deve assumersi la responsabilità di garantire gli stessi diritti per tutti e tutte. Per questo ho presentato una proposta di legge affinché mai più venga negato il diritto allo studio agli studenti e alle studentesse con disabilità: è inconcepibile che diritti fondamentali siano subordinati a ragioni di spesa”.
*(Assistenza specialistica = si distingue in assistenza all'autonomia e alla comunicazione, ma poi ci sono regioni che chiamano gli "operatori" in maniera diversa, es. PEA (personale educativo assistenziale), OEPAC, ASACOM, ecc...)