La disgrafia è, come tutti i dsa, una caratteristica “nascosta” che può essere scambiata per disinteresse e sciatteria.
Per fare un esempio, un docente di scienze motorie segnalerebbe ad un alunno paraplegico l’incapacità di fare le scale con perizia ed agilità? Non credo.
Tornando al quesito: L’insegnante dovrebbe segnare le parole non leggibili per farle notare allo studente, in un’ottica di possibile miglioramento, ma non deve assolutamente far influire questa problematica sulla valutazione, ma anzi deve trovare una possibile soluzione al problema, che può essere l’uso del PC durante le veriche.